Basket, Nba: Denver stende i Clippers, San Antonio sbanca Toronto con tripla decisiva di Belinelli  

I Nuggets vincono 114-104, a LA non bastano 30 punti di Leonard. L'azzurro (5 punti) segna da tre a 28” dalla fine e contribuisce a battere 105-104 i campioni in carica

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Nella notte di Nba Denver dimentica la sconfitta contro Cleveland e batte 114-104 i Los Angeles Clippers, ai quali non bastano i 30 punti di Kawhi Leonard. Nuggets secondi a Ovest insieme a Utah, che conquista la nona vittoria di fila imponendosi 127-116 a Washington. Miami cade a sorpresa a New York, San Antonio rimonta dal -18 e passa a 105-104 a Toronto: Marco Belinelli (cinque punti) realizza un'importante tripla a 28” dallo scadere.

DENVER NUGGETS-LOS ANGELES CLIPPERS 114-104
Nel big match della serata Denver batte i Clippers al Pepsi Center. Nikola Jokic mette a referto 20 punti e 15 rimbalzi e guida il punteggio dei Nuggets, che vanno in doppia cifra con sette dei nove uomini utilizzati da coach Michael Malone. Prestazione dunque di collettivo per i padroni di casa, che volano sul +20 nel terzo quarto, prima della lenta rimonta dei Clippers, ancora privi di Paul George (otto vittorie e sei sconfitte in sua assenza): Los Angeles, a cui non basta avere i tre migliori realizzatori della serata (Leonard 30, Williams 26, Harrell 25 dalla panchina), risale fino al -6 con un libero dello stesso Montrezl Harrell. Tuttavia, una chiamata arbitrale contro Pat Beverley fa infuriare coach Doc Rivers, che non solo si fa espellere ma si prende anche due tecnici. Jamal Murray può così chiudere la contesa dalla lunetta.

TORONTO RAPTORS-SAN ANTONIO SPURS 104-105
Sorpresa alla Scotiabank Arena, sbancata da San Antonio nonostante i texani (17-21) si trovino sul -18 a metà terzo quarto. Partita palpitante a Toronto, dove i Raptors (25-14) si fanno riprendere in un ultimo quarto terminato 36-22 per i neroargento. A dieci minuti dalla fine la banda di Popovich è a -14 (87-83) ma un incredibile parziale di 17-0 la porta sul +3 in cinque minuti. Gli Spurs provano addirittura l'allungo (100-91) ma le triple di Lowry, Powell e Ibaka pareggiano i conti. Risponde Marco Belinelli (cinque punti) dalla lunga distanza a 28” dalla sirena (103-101), i liberi di DeMar DeRozan danno il +4 e Kyle Lowry accorcia a -1. LaMarcus Aldridge fa 0/2 dalla linea della carità, Pascal Siakam (tornato in campo dopo quasi un mese) non punisce da tre. Migliori realizzatori DeRozan con 25 punti e Serge Ibaka con 21.

WASHINGTON WIZARDS-UTAH JAZZ 116-127
Utah (27-12) è la squadra più calda della lega e trova la nona vittoria consecutiva. Questa volta il successo arriva in rimonta ai danni di Washington: i Wizards, avanti anche di 15, vengono spazzati via nella ripresa da un attacco Jazz che mette a segno la bellezza di 72 punti. Nel primo quarto Bradley Beal, al rientro dall'infortunio, sigla otto dei primi 12 punti di squadra: il leader di Washington si ferma a 25 punti, con le percentuali di tiro sporcate dallo 0/7 da tre. Chi invece colpisce spesso e volentieri dalla lunga distanza è Davis Bertans (4/7 con 18 punti) e Washington è avanti 66-55 all'intervallo dopo aver tirato con il 62% dal campo. Medie impensabili, che infatti non si ripetono nella ripresa. È nell'ultimo quarto che Utah mette il turbo: un layup di Bojan Bogdanovic (31 punti) sancisce il break di 14-5 che dà il via agli ultimi 12', con i Jazz avanti 107-96. Washington (13-26) arriva a -3 ma prima Rudy Gobert (21 punti e 14 rimbalzi) e poi Royce O'Neale trovano l'allungo decisivo.

NEW YORK KNICKS-MIAMI HEAT 124-121
Miami (27-12) crolla inopinatamente nell'ultimo quarto e butta al vento una partita già vinta contro New York (11-29), che viceversa realizza 40 punti nei 12 minuti finali e trova il successo dopo cinque k.o. di fila. Gli Heat danno una prima sterzata al match sul finire del primo tempo, quando con nove punti consecutivi vanno sul +7, poi accorciato a +5 dai padroni di casa prima dell'intervallo. La banda di coach Spoelstra vola a +11 a metà terzo quarto grazie a una schiacciata di Kendrick Nunn e dalle tribune del Madison Square Garden si sente addirittura qualche coro in favore di Miami. I Knicks reagiscono e già a metà dell'ultimo quarto sono a -1, complice la tripla di Reggie Bullock ma soprattutto il calo offensivo e difensivo degli ospiti. La battaglia punto a punto degli ultimi minuti premia New York, anche perché Jimmy Butler perde un pallone sanguinoso a 16” dalla sirena e Bam Adebayo non trova il buzzer beater dell'overtime.

BROOKLYN NETS-ATLANTA HAWKS 108-86
Kyrie Irving torna in grande stile dopo due mesi di assenza e guida Brooklyn (18-20) alla facile vittoria su Atlanta con una serata leggendaria al tiro: 10/11 dal campo, la miglior percentuale realizzativa della sua carriera. Il topscorer di serata mette a referto 21 punti in 20 minuti, e l'infortunio alla spalla destra sembra un ricordo lontano. Seconda vittoria consecutiva per i Nets, che dunque si mettono alle spalle la striscia di sette sconfitte consecutive: una vittoria che poteva essere addirittura più larga, visto che Brooklyn conduce anche di 39 (89-50 firmato da un layup di Caris LeVert) a metà terzo quarto. Il resto è solo gestione, i Nets riescono comunque a offrire buone soluzioni offensive (25 assist di squadra) tirando con il 53.5% dal campo. Atlanta (8-32) non è mai aggressiva (oltre al 33% al tiro colpisce il 74-41 alla voce rimbalzi) e l'unico ad avere numeri accettabili è Cam Reddish (20 punti con 4/8 da tre).

MEMPHIS GRIZZLIES-GOLDEN STATE WARRIORS 122-102
Al FedExForum Golden State (9-32) paga un brutto terzo quarto (17 punti) e si lascia sfuggire Memphis (18-22), incappando nell'ottava sconfitta di fila. Prestazione dominante di Jonas Valanciunas per i padroni di casa: il lituano mette a segno 31 punti con 19 rimbalzi (massimo stagionale) e un ottimo 13/17 dal campo. Ai vicecampioni in carica non basta il ritorno in campo di D'Angelo Russell dopo l'infortunio alla spalla destra: l'ex Brooklyn è il miglior realizzatore della partita con 34 punti (12/24 dal campo di cui 5/9 da tre), sette rimbalzi e quattro assist. Il problema per coach Kerr è che il resto dello spartito fa scena muta: per i secondi violini bisogna scendere ai 13 di Alec Burks e Jordan Poole, che si fa vedere con quattro triple.

PHOENIX SUNS-CHARLOTTE HORNETS 100-92
Un ottimo Kelly Oubre Jr. (25 punti e 15 rimbalzi) permette a Phoenix di battere Charlotte (15-27) nonostante un blackout offensivo di cinque minuti nell'ultimo quarto e, soprattutto, la prestazione incolore di Devin Booker (12 punti, 3/12 dal campo e sette palle perse). Gara sempre giocata punto a punto tra le due squadre, se si eccettua l'inizio di secondo quarto in cui Phoenix deve inseguire anche di 14. Si decide tutto negli ultimi 2'52”, con i Suns sul +1. In meno di tre minuti i padroni di casa segnano 15 punti, troppo per gli Hornets, che hanno in Dwayne Bacon il topscorer (24 punti dalla panchina), seguito da Devonte' Graham (22). In casa Suns (16-23) buona la prova sotto canestro di DeAndre Ayton, autore di 18 punti e nove rimbalzi.

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