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AVEVA 79 ANNI

Sportmediaset piange Franco Ligas, telecronista e narratore con competenza, ironia e passione autentica

Sardo di Oristano si è spento all'età di 79 anni. Dal 1984 al 2013, è una delle voci più riconoscibili della nostra redazione sportiva

15 Set 2025 - 14:39
 © ipp

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Ci ha lasciati Franco Ligas. E per noi di SportMediaset è una giornata tristissima. Franco ha rappresentato per decenni una rara combinazione di competenza, ironia e passione autentica. Nato il 10 gennaio 1946 a Oristano, in quella Sardegna che gli ha forgiato l'accento cantilenante e l'amore viscerale per il calcio, Ligas si è spento oggi all'età di 79 anni, lasciando un vuoto tra i colleghi e gli appassionati che lo hanno seguito dalle tribune virtuali di Studio Sport alle notti magiche della grande boxe e della Champions League.

La sua carriera è un itinerario di gavetta e successi, iniziato lontano dai riflettori delle grandi reti nazionali. Dopo un'infanzia divisa tra Cagliari e Oristano, e un diploma all'Istituto Magistrale "Eleonora d'Arborea" di Cagliari, Ligas consegue l'abilitazione all'insegnamento, ma il destino lo chiama altrove. Nel 1976, a soli 30 anni, debutta in televisione come giornalista sportivo su TeleLibera Firenze, intervistando due miti del tennis italiano: Adriano Panatta e Nicola Pietrangeli, reduci da una storica Coppa Davis. È l'inizio di un percorso che lo porterà presto a distinguersi nel pugilato, nell'ippica e nel calcio, prima come inviato al seguito della Fiorentina – squadra che adotterà come "seconda casa" dopo il Cagliari del cuore.

Ma è con Mediaset che Franco Ligas diventa una icona. Dal 1984 al 2013, è una delle voci più riconoscibili della nostra redazione sportiva, un "tuttologo" dello sport capace di passare con disinvoltura dal galoppo dei cavalli ai gol di Maradona, dal basket al ciclismo. I suoi commenti, intrisi di un'ironia tagliente e mai banale, lo trasformano in un personaggio a sé: insieme al collega Paolo Ziliani, dà vita all'"Ispettore Ligas", un alter ego satirico che sbeffeggia con maestria le follie del pallone. "Grande giornalista non lo sono mai stato – confessava lui stesso in un'intervista – ma aver lavorato in Mediaset è stato un grande onore e uno stimolo per migliorare". Umiltà sarda, quella di Ligas, che non ha mai confuso la passione con il mestiere, pur confessando un debole per il Cagliari – "perché sardo, e ho giocato ai tempi del campionato juniores" – e per la Fiorentina, città che lo accolse a 23 anni e dove nacque suo figlio.

Pensionato dal 2013, Ligas non si è mai fermato del tutto. Nel 2011, per un anno, collabora con Sportitalia, alternandosi con Fabio Panchetti nelle telecronache di pugilato, e approda poi a Elefante TV per condurre DDA - Dirittura d'Arrivo, un contenitore quotidiano di otto ore dedicato a discipline "minori" come ippica e basket. Anche in pensione, resta attivo: sul suo blog personale, Francamente vostro, continua a commentare l'attualità sportiva.

Franco Ligas non era solo un telecronista: era un narratore per quella leggerezza ironica che rendeva ogni partita un piccolo spettacolo. Ciao Franco, sarai sempre nei nostri cuori.

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