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Olimpiadi 2026, a due anni dal via Fontana predica ottimismo sulle opere: "Siamo un po' anticipo"

Il governatore della Lombardia ha parlato della situazione dei lavori a margine della cerimonia di presentazione dei simboli olimpici

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Olimpiadi 2026, a due anni dal via Fontana predica ottimismo sulle opere: "Siamo un po' anticipo" - foto 1
© Getty Images

Il 6 febbraio 2026 San Siro accoglierà i migliaia di atleti provenienti da tutto il mondo per le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina. A due anni dal via la situazione sembra totalmente sotto controllo come confermato dal governatore della Lombardia Attilio Fontana a margine della cerimonia di svelamento dei simboli a cinque cerchi andata in scena nel capoluogo meneghino in Piazza della Scala

"Siamo a buon punto. Per quanto riguarda le opere regionali siamo assolutamente in linea e forse siamo un po' in anticipo - ha sottolineato il presidente di Regione Lombardia -. Per altre opere come quella relativa alla pista di bob di Cortina sono state prese recentissimamente delle decisioni e quindi adesso inizieranno i lavori, credo siano gia' stati consegnati i cantieri quindi credo che questa settimana inizieranno i lavori".

Il governatore ha parlato anche degli eventuali costi aggiuntivi per cui è intervenuto il governo, così come delle parole utilizzate dal ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti che nei giorni scorsi aveva criticato la candidatura: "Gli extracosti sono gia' stati tutti coperti, con la soluzione del caso legato alla pista di Cortina direi che problemi di carattere economico non ce ne sono piu' e, a meno che non succeda un cataclisma, i tempi verranno rispettati - ha sottolineato Fontana -. Quella di Giorgetti è stata una battuta. È chiaro che la cosa comporta una serie di problemi e quindi forse la battuta andava in questo senso". 

Soddisfatto anche il presidente del Coni Giovanni Malagò che è apparso più sereno: "Siamo messi molto meglio rispetto a qualche settimana fa o di qualche mese fa, stiamo recuperando e' evidente. C'e' molto senso di positivita', siamo consci delle responsabilita', e' una tipica situazione di 'italian case' - ha aggiunto -, che caratterizza, tante, non voglio dire tutte, sarebbe esagerato, ma molte delle situazioni del recente e del lontano passato. I temi sono all'ordine del giorno, le complessita' e criticita' sono quasi in totalita' nella parte infrastrutturale. Malgrado cio', secondo me saranno i migliori giochi invernali di sempre - ha concluso il numero uno dello sport italiano -. Questa cosa dipende dalla Simico, la societa' dello Stato. Il Dpcm l'hanno fatto, ora si deve cercare il piu' possibile di accelerare. Nessuno ha mai pensato che tutte le opere sinergiche, non necessariamente indispensabili, che sono state individuate, sarebbero state tutte pronte per le Olimpiadi. Bisogna vedere quante di queste taglieranno il nastro. Meno male che ci sono state le Olimpiadi che hanno messo in moto dei cantieri che da anni erano stati rinviati, migliorando cosi' la vita dei cittadini". 

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