TRIATHLON ESTREMO

Nuoto, bici e maratona nel Piccolo Tibet alpino: è la sfida di ICON Livigno Extreme Triathlon

L'appuntamento livignasco è un punto d’osservazione privilegiato sui limiti prestativi e psicologici raggiunti dagli atleti contemporanei

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Nuoto, bici e maratona nel Piccolo Tibet alpino: è la sfida di ICON Livigno Extreme Triathlon - foto 1
© ICON Livigno Extreme Triathlon Press Office

Tre chilometri e ottocento metri a nuoto nelle acque gelide del lago di Livigno, da completare prima ancora dell’alba, seguiti da 195 chilometri in bicicletta con 5000 metri di dislivello e alcuni passaggi che fanno parte della storia del ciclismo internazionale. Per concludere, una maratona dotata dei 42 classici di sviluppo con 3000 metri di dislivello e un arrivo di enorme richiesta emotiva e fisica, sul traguardo di Carosello 3000. ICON Livigno Extreme, la gara di Triathlon estremo più dura al mondo torna ad animare le strade, i sentieri e le acque del Piccolo Tibet delle Alpi, mettendo a durissima prova gli atleti che raggiungeranno il via da ogni angolo del pianeta, con l’ambizione di sfidare un percorso proibitivo, al limite della resistenza umana.

Nuoto, bici e maratona nel Piccolo Tibet alpino: è la sfida di ICON Livigno Extreme Triathlon - foto 6
© ICON Livigno Extreme Triathlon Press Office/Fabio Borga

Inserito tra gli appuntamenti di XTRI, il circuito internazionale che raggruppa i triathlon più estremi del globo (come l’Himalayan in Nepal, il Fodaxman in Brasile e il Norseman in Norvegia), ICON rappresenta un vertice assoluto per la disciplina, grazie alle complessità tecniche che ne fanno una prova unica nel suo genere anche all’interno di un circuito estremo come XTRI, e che abbraccia tutti gli elementi della geografia e della cultura livignasca.

Nuoto, bici e maratona nel Piccolo Tibet alpino: è la sfida di ICON Livigno Extreme Triathlon - foto 4
© ICON Livigno Extreme Triathlon Press Office

Un bacino di acqua limpida incastonato tra imponenti catene montuose, dove si nuota a temperature compresa tra quattordici e i diciotto gradi centigradi. Un percorso ciclistico altamente competitivo che, tra il Passo del Bernina, quello del Foscagno e i quarantotto storici tornanti dello Stelvio, non ha proprio nulla da invidiare ad un “tappone” dei grandi giri ciclistici nazionali. Per finire, una maratona piena di variazioni altimetriche, passaggi che richiedono conoscenza approfondita del percorso e un arrivo che riassume perfettamente la durezza della gara intera.

Nuoto, bici e maratona nel Piccolo Tibet alpino: è la sfida di ICON Livigno Extreme Triathlon - foto 5
© ICON Livigno Extreme Triathlon Press Office

ICON insomma è davvero un appuntamento da non perdere, oltre che un punto d’osservazione privilegiato sui limiti prestativi e psicologici raggiunti dagli atleti contemporanei, molti dei quali girano il pianeta proprio alla ricerca di emozioni di questa portata. Un’ambizione sportiva, culturale e umana che rispecchia fedelmente la natura più intima della località.

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© ICON Livigno Extreme Triathlon Press Office

Appuntamento, quindi, per venerdì 1. settembre. La partenza di ICON è prevista sulle sponde del lago di Livigno alle cinque del mattino. L’arrivo dei primi concorrenti a Carosello 3000 è previsto intorno alle ore 18.30, mentre la chiusura della gara sarà a notte fonda, per l’esattezza alla una. Nel caso degli atleti, sono previste attività specifiche già negli ultimi due giorni di agosto, in avvicinamento alla gara, per prendere familiarità col percorso e con il bacino idrico e per cimentarsi con una seduta di meditazione guidata, messa a disposizione dall’organizzazione per tutti i concorrenti e i loro team di supporto.

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© ICON Livigno Extreme Triathlon Press Office

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