Troppa neve e rischio slavine: il Giro "cancella" il Gavia

Modificata la 16esima tappa: resta però il terribile Mortirolo

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Troppa neve e pericolo slavine: martedì prossimo il Giro d'Italia non toccherà così i 2621 metri del Passo Gavia. Adesso c'è la comunicazione ufficiale: "Abbiamo deciso, alla luce delle risultanze meteo dei prossimi giorni che danno un peggioramento e visto cosa ci dicono i meteorologi della Lombardia, che non potremo fare il Gavia" ha dichiarato infatti il direttore del Giro d'Italia, Mauro Vegni . "Cè' il rischio-slavine, riteniamo di prendere già stasera una decisione, in modo da preorganizzare la tappa in modo corretto". Cambia dunque radicalmente la16/a tappa da Lovere (Bg) a Ponte di Legno (Br), inizialmente prevista di 226 km. Non mancherà però il terribile Mortirolo.

"La tappa - haaggiunto Mauro Vegni - subirà un cambiamento sostanziale: abbiamo inserito la salita di Cevo, poi si passerà da Mazzo, infine si tornerà verso Edolo. Faremo l'Aprica dalla parte dura, ovvero dall'interno del paese, ma si farà il Mortirolo come previsto e si arriverà quindi a Ponte di Legno, che non avrà dunque il doppio passaggio. La tappa risulterà più corta, e dunque di 190 km, con un dislivello di 4.800 metri. Sarà una frazione comunque dura. Le autorità locali, che ringrazio, hanno fatto il possibile per sgomberare la strada, ma francamente era impossibile far passare la corsa. Non ho mai detto che avremmo fatto per due volte il Mortirolo" ha sottolineato il direttore del Giro d'Italia. "A questo punto la 'Cima Coppi' diventa il Passo Manghen, più basso dell'arrivo a Ceresole Reale, ma il premio che verrà assegnato non può essere retroattivo".

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