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Giro d'Italia: Scaroni firma la tripletta italiana nella 16a tappa, Del Toro salva la maglia dagli attacchi di Carapaz

Il corridore della XDS Astana Team ha tagliato il traguardo in parata con il compagno Lorenzo Fortunato

di Marco Cangelli
27 Mag 2025 - 17:31
 © afp

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Dopo una serie di colpi di scena a non finire, il Giro d'Italia celebra la prima vittoria italiana. A conquistare la sedicesima tappa è stato Christian Scaroni che ha coronato una lunga fuga tagliando il traguardo insieme al compagno di squadra Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team), mentre Giulio Pellizzari (Red Bull-Bora-Hansgrohe) ha completato una tripletta tutta tricolore.

Novità anche in classifica generale con il ritiro di Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe) e il crollo di Juan Ayuso (UAE Team Emirates), principali favoriti della vigilia, ma soprattutto il balzo in avanti di Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) che ha staccato gli altri big e si è avvicinato Isaac Del Toro (UAE Team Emirates), in grado di salvare la maglia rosa. 

Tappa affrontata a tutta sin dalle prime battute con numerosi corridori che hanno provato a prendere il largo prima che ventiquattro corridori riuscissero a prendere il largo con Wout van Aert (Team Visma | Lease a Bike), Darren Rafferty (EF Education – EasyPost), Xabier Mikel Azparren (Q36.5), Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Josef Černý (Soudal -QuickStep), Jon Barrenetxea e Jefferson Cepeda (Movistar), Simon Guglielmi (Arkea-B&B Hotels), Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Sylvain Moniquet (Cofidis), Dries De Bondt (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), David Gaudu (Groupama-FDJ), Kim Heiduk (Ineos Grenadiers), Simone Petilli (Intermarché – Wanty), Gijs Leemreize (Team Picnic PostNL), Davide e Mattia Bais (Team Polti VisitMalta), Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling Team), Luca Covili e Alessio Martinelli (VF Group Bardiani CSF – Faizanè), Lorenzo Fortunato, Fausto Masnada e Christian Scaroni (XDS Astana Team).

In grado di prendere a oltre nove minuti di vantaggio sul gruppo maglia rosa, i battistrada hanno vissuto un momento di paura nella discesa di Carbonare dove Martinelli è finito in un dirupo scivolando sotto il guardrail e costringendo il Soccorso Alpino a recuperarlo prima di portarlo in ospedale. I colpi di scena non sono finiti lì visto che all'inizio della salita di Passo Candria Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe) e Richard Carapaz (EF Educaton-EasyPost) sono caduti con lo sloveno che è stato costretto ad abbandonare la corsa.

L'altro momento decisivo è però arrivato salendo lungo il Passo Santa Barbara dove Juan Ayuso (UAE Team Emirates), terzo in classifica, è andato in crisi lasciando la compagnia dei migliori. Davanti la fuga si assottigliava con lo svizzero Voisard pronto a tentare il tutto per tutto in vista della salita decisiva, ma Fortunato e Scaroni hanno studiato al meglio la situazione andando prima a riprendere l'elvetico insieme a Cepeda e poi involandosi verso il successo di tappa.

La scalata verso San Valentino ha però stravolto anche il gruppo maglia rosa con l'attacco di Simon Yates (Team Visma | Lease a Bike) che ha messo in crisi Antonio Tiberi e Damiano Caruso (Bahrein-Victorius), ma poi soprattutto quello di Richard Carapaz che, a poco più di sei chilometri dal traguardo, ha lasciato sul posto tutti gli avversari. Al suo inseguimento si è portato il canadese Derek Gee (Israel - Premier Tech), mentre Yates e la maglia rosa Del Toro hanno dovuto cedere il passo.

A quattro chilometri dal traguardo Del Toro non è riuscito più a seguire nemmeno Yates dovendo difendersi nelle ultime battute della corsa. A conquistare il successo è stato Scaroni che ha tagliato in parata con Fortunato anticipando di cinquantacinque secondi Pellizzari, mentre Carapaz ha chiuso al quarto posto con 1'10" di distacco davanti a Gee, distante 1'23". Più lontano Yates che ha patito 1'52" di ritardo dal vincitore, mentre Bernal e Caruso hanno chiuso a 2'31" con Tiberi addirittura a 3'50".

La classifica vede ancora Del Toro in maglia rosa con 26 secondi su Simon Yates e trentuno su Carapaz, mentre il migliore degli italiani è Caruso con 2'40" di ritardo dalla vetta. 

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