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Vuelta interrotta dai manifestanti pro-Pal, parla Guillén : "Inaccettabile, manifestazioni e sport dovrebbero poter convivere"

Tutta la delusione nelle parole del direttore della Vuelta dopo l'interruzione dell'ultima tappa della corsa a causa delle proteste pro Palestina

15 Set 2025 - 13:43

L'ultima tappa della Vuelta è stata neutralizzata dai manifestanti pro Palestina, che hanno invaso il percorso sulla Gran Via di Madrid e superato le transenne, costringendo l'organizzazione a interrompere la gara e non permettendo neanche al vincitore Vingegaard di ricevere il premio davanti al pubblico. 

Un episodio che ha lasciato strascichi di tensione e nervosismo che il direttore della manifestazione Javier Guillén ha voluto commentare così: "Quanto accaduto è inaccettabile, sport e manifestazioni dovrebbero convivere. Le persone hanno il diritto di manifestare, pur sempre rispettando chi sta partecipando o guardando una manifestazione sportiva, nessuno dei due diritti deve prevalere". La delusione è dovuta principalmente al fatto che sia i ciclisti che i vertici organizzativi avevano chiesto di poter correre "senza andare contro nessuno e senza generare ulteriori tensioni", dando alla città di Madrid la possibilità di vivere questo evento sportivo senza influenze esterne. 

Jonas Vingegaard vince la sua prima Vuelta in un clima surreale, utilizzando un frigo portatile come podio e non ricevendo il premio davanti ai suoi sostenitori, in un'edizione che verrà ricordata non solo per quello che hanno fatto vedere i ciclisti in strada. 

Manifestanti pro-Palestina a Madrid, la Vuelta si ferma: i corridori giù dalle bici

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