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La Vuelta non arriva a Madrid: le proteste pro-Palestina fermano la corsa

La 21a tappa non si conclude, fermata dalle manifestazioni di piazza. Jonas Vingegaard vince la corsa, sul podio Almeida e Pidcock

14 Set 2025 - 20:39
 © Getty Images

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Non c'è una reale fine per la Vuelta, che vede interrompersi anzitempo la sua 21a tappa. Dei 103.6km da Alalpardo a Madrid se ne disputano più o meno la metà, con la corsa che si ferma prima del circuito nella Capitale. Le proteste di piazza, a favore della Palestina e contro la partecipazione della Israel Premier-Tech, bloccano infatti completamente la corsa. Tappa cancellata, con la gara che viene vinta autorevolmente da Jonas Vingegaard.

Una protesta annunciata, che blocca completamente la corsa. Si chiude così una controversa edizione della Vuelta, contraddistinta per tutto il suo percorso dalle proteste contro la partecipazione della Israel-Premier Tech e a favore della Palestina. La 21a e ultima tappa prevedeva 103.6km da Alalpardo a Madrid, con un tratto di trasferimento iniziale e i successivi giri del circuito cittadino che avrebbe dovuto portare all'ultima volta tra Jasper Philipsen e Mads Pedersen, e alla premiazione finale. Di questi 103.6km se ne sono percorsi meno della metà, con la corsa che è stata bloccata completamente prima dell'arrivo a Madrid e del via del circuito conclusivo. I manifestanti pro-Palestina, com'era stato ampiamente annunciato nei giorni scorsi, hanno deciso infatti di non far entrare i corridori (e la Israel) in città, sfondando le transenne e generando un lungo corteo che ha bloccato le vie della capitale. 

Madrid, invasa dalle bandiere pro-Palestina e dai cori "Questa non è una guerra, ma un genocidio", non poteva ovviamente accogliere la Vuelta per i rischi di scontri e/o incidenti. Dopo qualche minuto di riflessione, coi corridori fermi nel bel mezzo della strada, si è optato dunque per cancellare completamente la tappa: già in due occasioni, nell'11a e nella 16a tappa, la corsa era stata accorciata e questa volta la decisione è stata ancora più drastica. Fortissimi dubbi anche sullo svolgimento della premiazione in piazza di Jonas Vingegaard, vincitore della Vuelta 2025: il danese ha trionfato con 1'16" su Almeida e 3'11" su Pidcock, che ha preceduto Hindley di mezzo minuto conquistando il suo primo podio in un grande giro. A Pedersen la maglia verde, mentre Vine ha vinto la maglia a pois di miglior scalatore e Matthew Riccitello (Israel-Premier Tech) ha conquistato la maglia bianca (e il 5° posto) con 1'28" sul nostro Giulio Pellizzari. 

"ISRAELE: SANCHEZ HA INCITATO PROTESTE, VERGOGNA PER LA SPAGNA"
"Qualche giorno fa, il primo ministro spagnolo" Pedro Sanchez "ha detto che gli dispiace non avere una bomba atomica 'per fermare Israele'. Oggi ha incoraggiato i manifestanti a scendere in strada. La folla filopalestinese ha ascoltato i messaggi di incitamento e ha interrotto la Vuelta. Così è stato annullato l'evento sportivo che è sempre stato motivo di orgoglio per la Spagna. Sanchez e il suo governo: vergogna per la Spagna!". Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar dopo che l'organizzazione della Vuelta ha deciso di annullare l'ultima tappa a Madrid a seguito dei disordini avvenuti nella capitale spagnola.

Manifestanti pro-Palestina a Madrid, la Vuelta si ferma: i corridori giù dalle bici

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