GIRO D'ITALIA

Giro d’Italia, ventesima tappa: impresa Covi sulla Marmolada, Hindley si prende la maglia rosa

Il 23enne della UAE Team Emirates stacca i compagni di fuga sul Pordoi e vince in solitaria la tappa più dura dell’edizione 2022. Crolla Carapaz, il nuovo leader della corsa è l’australiano della Bora-Hansgrohe

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Alessandro Covi della UAE Team Emirates vince la Belluno-Marmolada e centra l’impresa in una delle frazioni più importanti del Giro. Il 23enne va in fuga con altri 15 corridori, poi sul Passo Pordoi attacca e vince in solitaria. Ribaltone in classifica: sull’ultima salita va in crisi la maglia rosa Carapaz e Hindley ne approfitta, diventando il nuovo leader della generale. A una tappa dalla fine, l’australiano ipoteca la vittoria finale.

Alessandro Covi vince la ventesima e penultima tappa del Giro 2022, trionfando sulla storica vetta della Marmolada. L’azzurro fa suo il tappone dolomitico più atteso, quello con un dislivello di 4490 metri, con un’azione d’altri tempi, affrontando due delle tre salite finali da solo. Ma la scena se la prende anche Hindley, che ribalta la situazione in classifica generale. L’australiano sfrutta un gran lavoro della sua squadra, la Bora-Hansgrohe, e stacca Carapaz, in crisi sulla Marmolada, sfilandogli la maglia rosa. Il nuovo leader della corsa arriva ora all’ultima tappa, la crono di Verona, con 1’25” sull’ecuadoriano della Ineos e 1’51” su Landa. La Belluno-Marmolada, lunga 168 chilometri, mette i corridori dinanzi a tre grandi salite: il Passo San Pellegrino, il Passo Pordoi e, infine, la Marmolada-Passo Fedaia.

Ci si aspettano fuoco e fiamme dal gruppo che, però, resta sonnolento. Dopo 30 chilometri, vanno in fuga in 15, tra cui van der Poel, Kämna, Ballerini, Ciccone e Covi. La reazione dei big non c’è, così i battistrada arrivano anche a 6 minuti di vantaggio. Sulla seconda salita, il Pordoi, è Covi ad attaccare e spaccare il gruppo, guadagnando in poco tempo un minuto sui compagni di fuga. il corridore della UAE Team Emirates transita in testa sulla Cima Coppi davanti a Formolo e Ciccone e allunga, raddoppiando il suo vantaggio. La sua azione diventa sempre più convinta e il 23enne, con un passo regolare e solido, non trova rivali che riescano a stargli dietro. Negli ultimi chilometri ci prova Novak ad inseguirlo ma deve accontentarsi del piazzamento dietro a un ispiratissimo Covi, autore di una vittoria che resterà negli annali. I big si limitano a qualche scaramuccia fino a quando, sull’ultima salita, se ne vanno di prepotenza i due più forti: Carapaz e Hindley. Quest’ultimo si fa aiutare da Kämna e tiene lontano Landa, che molla subito. La maglia rosa prima tiene il passo dell’australiano, poi si stacca e cede. È il momento che può spostare l’inerzia di questo Giro, con l’australiano che, di prepotenza, si prende tappa, maglia rosa e leadership e può guardare con ottimismo alla tappa di domani. Sarà infatti la crono di Verona a decretare il vincitore finale di un’edizione spettacolare, che ora è salda nelle mani di Hindley.

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