Europei ciclismo:Confalonieri d'oro

Trionfa la Confalonieri nella corsa a punti, secondo Viviani nell'omnium

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Agli Europei di ciclismo anche la seconda giornata di finali su pista si chiude con un oro e un argento per l'Italia: dopo il trionfo di Maria Giulia Confalonieri nella corsa a punti femminile, infatti,  arriva l'argento vinto dal campione olimpico Elia Viviani nell'omnium. Il veronese vince due delle quattro prove in programma e chiude alle spalle del britannico Ethan Hayter. Il bronzo va al danese Von Folsach.

CONFALONIERI SUPER - Spettacolare ed entusiasmante la prova della Confalonieri, che nella gara di oggi partiva con l'ambizione di puntare al podio, ma sapendo che per raggiungerlo c'era da superare una concorrenza più che agguerrita, capeggiata dall'olandese Wild, grande favorita della vigilia. La Confalonieri ha subito conquistato due punti al primo sprint, poi però la gara sembrava aver preso una brutta piega, quando ben sei atlete hanno guadagnato un giro sul resto del gruppo grazie a un attacco ben assestato, assicurandosi in tal modo venti punti ciascuna. La 25enne lombarda però non si è data per vinta e ha iniziato a tessere la sua tela: prima un punticino, poi altri due, poi altri due ancora (7, fino a quel punto, il suo totale). Troppo poco, però: la bielorussa Savenka, grazie anche e soprattutto al giro guadagnato, era già a quota 28. E poco più indietro c'erano altre atlete. Per la medaglia servivano un'intuizione e gambe d'acciaio. Detto-fatto, perché la ragazza nativa di Giussano è partita all'attacco insieme alla belga Kopecky, guadagnando così a sua volta il giro e quei venti punti che servivano per rimetterla in corsa per le medaglie. L'opera però andava ancora completata, così l'azzurra ha vinto il penultimo sprint, assicurandosi cinque punti e il secondo posto parziale, a una sola lunghezza dalla Savenka. A rendere indimenticabile una prova già superlativa ci ha pensato poi l'ultimo sprint, quello che ha dato l'oro alla Confalonieri, davanti proprio alla Savenka e alla russa Badykova. L'Italia sale così a due ori e un argento nel medagliere di questi Europei. E non è ancora finita.
VIVIANI D'ARGENTO - Infatti per la medaglia numero quattro bisogna attendere solo poche ore: la conquista in serata il campione olimpico Elia Viviani, che torna, dopo un anno e mezzo di assenza, al ciclismo su pista, e all'oro di ieri nell'inseguimento aggiunge l'argento nel “suo” Omnium.
SCRATCH - Viviani parte subito forte, imponendosi nella prima delle quattro prove in programma, lo scratch: Viviani è stato abile tatticamente, lasciando sfogare gli avversari nella prima parte della corsa, per poi risalire pian piano le posizioni del gruppo e imporsi allo sprint finale, sfruttando le sue doti da velocista puro. battendo il britannico Ethan Hayter e il francese Benjamin Thomas. Per il campione olimpico arrivano così subito 40 punti preziosi.
TEMPO RACE - Va decisamente meno bene, invece, la “tempo race”, seconda prova delle quattro in programma. Viviana qui sia piazza solo dodicesimo, conquistando solo 16 punti e scivolando in classifica dal primo all'ottavo posto. A vincere la prova è il portoghese Oliveira, mentre in testa alla classifica generale c'è ora il greco Volikakis. ELIMINAZIONE - Nella prova ad eliminazione Viviani supera agevolmente i primi sprint, poi, dopo una pausa dovuta alla caduta del portoghese Oliveira, quando la prova entra nel vivo l'azzurro è perfetto: quando restano in cinque è il britannico Hayter a doversi arrendere; poi esce lo svizzero Imhof, quindi il campione del mondo Sajnok. Allo sprint finale arrivano così Viviana e il francese Thomas, con l'azzurro che non lascia scampo al transalpino e conquista altri 40 punti. Viviani sale così a quota 98 dopo tre prove, che gli valgono il terzo posto (appaiato allo svizzero Imhof) a soli quattro punti dalla coppia di testa, composta dal francese Thomas e dal polacco Sajnok.
CORSA A PUNTI - Nella corsa a punti si rimorchiano le carte: il britannico Hayter vince uno sprint, poi attacca e conquista un giro, balzando in testa alla classifica con 125 punti. Alle sue spalle il danese Von Folsach sale in seconda posizione. Poi Viviani decide di muoversi, vince il sesto sprint e resta agganciato al treno delle medaglie. L'azzurro fa suo anche il settimo sprint e si porta al terzo posto, consolidato dai due punti vinti nello sprint numero otto. Nel nono e penultimo sprint Viviani guadagna i punti che gli valgono il secondo posto, poi difeso solo controllando gli avversari nell'ultima e decisiva volata.

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