IL RICORDO

Addio Doris, la passione per il ciclismo: Coppi e il Giro d'Italia

A cinque anni scelse di tifare per Fausto preferendolo a Bartali

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Un amore nato grazie a Fausto Coppi: il ciclismo piange il grande tifoso Ennio Doris che si è spento all'età di 81 anni. Un legame indelebile quello tra il fondatore di Banca Mediolanum e la bici, rafforzato anche dalla sponsorizzazione per gli ultimi 19 anni della maglia di miglior scalatore, quella verde e poi diventata azzurra. A cinque anni la scintilla con la scelta di tifare Coppi grazie ai consigli del padre che lo preferiva a Bartali. Amore incondizionato per Coppi, unico e insostituibile nel cuore di Doris. Passione che neanche i vari Gimondi, Merckx e Moser sono riusciti a scalfire. 

Un grandissimo appassionato e un osservatore delle gare molto acuto. Di Marco Pantani, infatti, diceva: "Aveva una qualità straordinaria, che era propria anche di corridori immensi come Bartali e Coppi: il recupero. Però anche per il Pirata ho sempre nutrito delle perplessità per le sue doti tattiche. Certo, il suo modo di intendere il ciclismo era molto spettacolare, ma lo trovavo poco accorto. Insomma, mi pia­ceva ma non mi ha mai conquistato totalmente".

La sua passione e la sua cultura l'ha anche portato a scrivere diversi libri sul ciclismo come "100 storie un Giro - Le tappe più emozionanti in un dialogo tra appassionati", scritto con Pier Augusto Stagi, oppure "Un Giro intorno a me", con gli aneddoti della corsa rosa.

Doris era legato allo sport anche grazie al Milan e al rapporto con il suo amico Silvio Berlusconi. Per anni, infatti, la sua banca è stata sponsor di maglia dei rossoneri conquistando moltissimi trofei.

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