ATLETICA

Morte Kiptum, arrestati tre uomini in Kenya: ipotesi sabotaggio

La polizia locale ha posto in stato di fermo tre persone che avevano visitato la casa dello sfortunato maratoneta nei giorni prima dell'incidente mortale

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Le autorità keniote hanno aperto un'indagine dopo la morte del primatista mondiale della maratona Kelvin Kiptum, che l'11 febbraio si è schiantato alla guida della sua automobile. La polizia locale ha arrestato tre persone, che si erano recate a casa dell'atleta qualche giorno prima, per capire se hanno avuto un ruolo nell'incidente stradale mortale e il perché della loro visita. Gli inquirenti stanno vagliando un'ipotesi clamorosa, quella del sabotaggio dell'auto sulla quale viaggiavano l'atleta e il suo allenatore, anche lui rimasto deceduto nell'incidente stradale.

Gli inquirenti hanno confermato che i risultati preliminari indicano che la morte di Kiptum è avvenuta a causa dell'incidente, e che gli airbag non si sarebbero attivati in quanto l'impatto è avvenuto sul tetto e non anteriormente. Il 24enne primatista del mondo viaggiava a velocità sostenuta, ma si fa largo l'ipotesi del sabotaggio come ritorsione per un tentativo di estorsione. 

I fermi sono stati effettuati in seguito alla testimonianza del padre di Kiptum: "Qualche giorno fa sono arrivate delle persone in cerca di Kiptum, ma si sono rifiutate di identificarsi. Ho chiesto loro di mostrarmi un documento di identità, ma hanno scelto di andarsene".

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