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ATLETICA LEGGERA

Il CT Andreozzi celebra il successo dell'Italia agli Europei Under 20: "Devono mantenere la stessa umiltà per arrivare in alto"

Il tecnico azzurro ha spiegato il segreto del trionfo tricolore: "Qualcuno è andato oltre le aspettative"

11 Ago 2025 - 11:05
 © Grana/Fidal

© Grana/Fidal

"Non solo Kelly Doualla" verrebbe da dire guardando il medagliere dell'Italia agli Europei Under 20 di atletica leggera. Gli azzurri hanno conquistato ben sei ori e la classifica dedicata alle nazioni, un risultato che dimostra come il movimento tricolore sia in salute e possa puntare su tanti talenti. Chiaramente la 15enne lodigiana ha impressionato tutti con i suoi successi nei 100 metri e nella staffetta 4x100, tuttavia il commissario tecnico Tonino Andreozzi non vuole sminuire le altre vittorie.

"Un medagliere così non ce lo aspettavamo. A vedere le graduatorie, alla vigilia ci attendevamo una decina di medaglie. Devo dire che qualcuno è andato oltre le aspettative - ha spiegato il tecnico azzurro al microfono della Redazione Sport del Giornale Radio Rai -. Alessia Succo, bronzo nei 110 hs, lei è del 2009 come Kelly. Per rimanere alla velocità poi Margherita Castellani, nata nel 2008, ed Elisa Valensin, classe 2007 (con Alice Pagliarini tutte nella staffetta 4x100 che ha vinto l'oro, ndr). E ancora, il triplista d'oro Francesco Crotti e l'ottocentista Umed Caraccio. E ce ne sono tanti altri, hanno iniziato da bambini sulla spinta delle 5 medaglie all'Olimpiade di Tokyo e sicuramente avranno un futuro di una certa importanza".

Chiaramente gli Europei Under 20 sono soltanto un banco di prova in vista di un futuro fra i grandi dell'atletica leggera, ma al tempo stesso può essere un primo passo per mantenere le aspettative: "Devono mantenere la stessa umiltà che hanno quando fanno le nazionali giovanili e conservare lo stesso approccio di divertimento che hanno ora quando approcciano le gare. L'asticella per loro si alzerà sempre di più, affronteranno situazioni sempre più difficili. È chiaro che alla base ci devono essere delle qualità, e parecchi di questi ragazzi le qualità ce le hanno, non solo tecniche ma soprattutto mentali - sottolinea Andreozzi -.  La sorpresa più grande? Matteo Togni, sapevamo che era da medaglia, ma non da medaglia d'oro. Ha corso con una sicurezza impressionante. Poi vorrei citare le due staffette 4x400. Si dice sempre che chiudere le manifestazioni sul podio con queste staffette, significa avere un movimento giovanile completo e compatto. Quei due bronzi sono stati davvero una piacevole sorpresa. Ragazze e ragazzi hanno davvero dato tanto".