Sbk, Bautista domina anche Gara 2

La Ducati completa la tripletta nel weekend inaugurale, Kawasaki sul podio da spettatrici

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Alvaro Bautista domina anche Gara 2 e completa la tripletta di successi in un weekend strepitoso per la Ducati a Phillip Island. Lo spagnolo taglia il traguardo con oltre 12 secondi di margine sulla coppia Kawasaki formata da Rea e Haslam, replicando così il successo di Gara 1 e della Superpole Race. Buon 6° posto per Melandri con la Yamaha GRT, alle spalle delle due R1 ufficiali. Bautista ha ora 13 punti di vantaggio su Rea e 32 sul ravennate.

È stato un debutto semplicemente da sogno quello di Bautista tra le derivate di serie e quello della nuova Panigale 4 cilindri nel mondiale Superbike. Quello australiano, generalmente, è considerato un weekend atipico e spesso le gerarchie che emergono dalla due giorni di Phillip Island vengono poi stravolte nel corso della stagione (vedi la doppietta di Melandri un anno fa, con il ravennate quinto a fine stagione e senza più successi). Lo strapotere messo in mostra dalla V4 R, tuttavia, può far ben sperare i fan della Rossa di Borgo Panigale e sta certamente facendo vacillare le certezze del quattro volte iridato Rea.

Il nordirlandese, dopo aver solamente assaporato il successo nella gara sprint, ha dovuto alzare bandiera bianca quasi immediatamente in Gara 2, ritrovandosi invischiato in una lotta "fratricida" con il nuovo vicino di box Haslam, mentre Bautista volava verso il trionfo. Johnny può comunque andare a casa soddisfatto, per aver limitato i danni e contenuto il distacco in termini di punti, su una pista tradizionalmente a lui poco favorevole.

Terza forza del campionato si sono confermate le Yamaha: Van der Mark e Lowes hanno chiuso rispettivamente al 4° e 5° posto, invertendo le posizioni rispetto alla Superpole Race, con Melandri 6° e primo tra i piloti dei team indipendenti, dopo lo splendido quanto inatteso podio di Gara 1. 

L'altra faccia della medaglia in casa Ducati è quella di Chaz Davies, che sembra ancora faticare a comprendere al meglio la nuova moto. Il gallese è riuscito a migliorare i risultati delle prime due manches, portando la sua Panigale al 7° posto, ma lascia l'Australia con ben 47 punti di ritardo dal compagno di team.

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