Motocross, Italia quinta al Nazioni: titolo alla Francia

Cairoli conclude due volte secondo ed è il migliore della MXGP, ma a Cervellin e Bernardini non riesce l'impresa. Suicidio Usa, Olanda seconda

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Niente podio per l'Italia all'edizione numero 70 del Motocross della Nazioni. Sulla storica pista di Maggiora, nel Novarese, e davanti a un pubblico che nel weekend ha toccato le 85mila presenze, la squadra azzurra ha chiuso al quinto posto assoluto una gara con finale thrilling. Il titolo è andato nuovamente alla Francia, trascinata da Febvre e Paulin, che solo all'ultimo giro della gara finale è riuscita a precedere in classifica l'Olanda e gli Stati Uniti. Antonio Cairoli è stato fantastico, piazzandosi al secondo posto in entrambe le sue manche e risultando il migliore nella graduatoria individuale di MXGP, mentre Michele Cervellin e Samuele Bernardini non sono riusciti nel miracolo.

A fine gara Cairoli ha cercato di vedere gli aspetti positivi. "Voglio congratularmi con la Francia, ma anche con i miei compagni di marca e squadra Herlings e Coldenhoff. Sfortunatamente noi non siamo riusciti a salire sul podio, ma realisticamente non era facile. Per quanto mi riguarda, ho fatto due buone gare dopo la caduta in qualifica e sono fiducioso per la prossima stagione. Abbiamo provato a fare il nostro meglio ed è un po' frustrante, ma bisogna vedere la parte positiva di questa giornata, con un grande pubblico e un grande show", le sue parole.

La classifica finale: 1° Francia (Febvre, Paulin, Paturel) 29 punti, 2° Olanda (Herlings, Coldenhoff, Bogers) 30, 3° Usa (Anderson, Webb, Martin) 33, 4° Belgio (Strijbos, van Horebeek, van Doninck) 36, 5° Italia (Cairoli, Cervellin, Bernardini) 44, 6° Svizzera 44, 7° Gran Bretagna 73, 8° Australia 76, 9° Estonia 93, 10° Canada 95, 11° Russia, 12° Spagna, 13° Svezia, 14° Danimarca, 15° Austria, 16° Repubblica Ceca, 17° Nuova Zelanda, 18° Giappone, 19° Lituania, 20° Irlanda. Seguono altre 18 Nazioni.

La caccia all'impresa di Cairoli comincia dal terzo posto all'abbassarsi del cancelletto della gara con in pista MXGP e Open. Il siciliano, però, supera subito l'inglese Searle e si mette alle spalle del fuggitivo Herlings. Contro l'olandese campione della MX2, però, c'è poco da fare e nonostante un attacco deciso nella fase conclusiva, Tony non può far altro che accontentarsi della seconda piazza. Insomma, anche questa volta il suo dovere l'ha fatto e si è trattato di un gustoso antipasto di quello che vedremo nel 2017. Merita un applauso anche Michele Cervellin, che alla fine è 13° al suo debutto su una 450. Non basta però per regalare il sogno del podio all'Italia. E' tuttavia un finale al cardipalmo per le decine di miglia di spettatori accorsi al Mottaccio del Balmone. Gli Stati Uninti, privi dell'infortunato Anderson, avevano il successo in mano se a due giri dalla fine Cooper Webb, quinto, non fosse caduto nel tentativo, inutile, di resistere all'assalto di Romain Febvre. A questo punto era l'Olanda dell'incredibile Herlings e di Coldenhoff a portarsi al comando, ma negli ultimissimi metri, ancora Febvre (opaco Paulin) riesce a superare Searle e regala così all'incredula Francia il terzo successo negli ultimi tre anni. Per un punto solo. Beffa per gli Usa, che speravano di ripetere il successo ottenuto a Maggiora nel 1986 con i mitici Ricky Johnson, David Bailey e Johnny O'Mara, presenti come ospiti d'onore insieme a tanti altri grandi campioni del passato.

Si sapeva che la gara riservata a MX2 e Open sarebbe stata la più complicata per l'Italia e così è stato. Bernardini (TM) e Cervellin (Honda) partono a centro gruppo e sono costretti a una difficile rimonta. Poco per volta recuperano qualche posizione, ma sono comunque fuori dai primi dieci: 12° Cervellin, 15° Bernardini. Al comando invece grande duello tra Jason Anderson (Husqvarna) e Jeffrey Herlings (Ktm). La spunta l'americano anche a causa di una caduta dell'olandese proprio al momento dell'attacco finale. Al traguardo dietro ad Anderson si piazzano lo stesso Herlings e il francese Gautier Paulin. E' un finale da paura, però. Perché mentre Anderson stava festeggiando il suo successo, ad andatura lenta e a braccia alzate sotto il salto dell'arrivo, viene travolto da un pilota doppiato (il giapponese Notsuka), che letteralmente gli salta sopra. Per lui trauma cranico, qualche frattura minore e niente gara-3. Un bel problema per gli gli Usa, che al momento sono al comando con 23 punti, sulla Francia (28) e la sorprendente Svizzera (36). Italia quinta (45) dietro all'Olanda (42), ma davanti allo sfortunato Belgio (54), che perde van Doninck per ritiro e scivola indietro. Per salire sul podio, comunque, agli azzurri servirà l'ennesima impresa di Cairoli e non solo.

Di fronte a una folla strabocchevole, solo Glenn Coldenhoff parte davanti a Cairoli (Ktm) nella prima delle tre manche che assegnano il titolo mondiale a squadre. E' un autentico boato, però, quello che accompagna il sorpasso del siciliano ai danni dell'olandese di lì a poco. Tony si porta al comando, ma nulla può contro la forza dirompente di Romain Febvre, che gli soffia la prima posizione intorno a metà gara. L'altro alfiere azzurro, Samuele Bernardini (TM), parte bene, ma dalla "Top 10" scivola poco per volta un po' indietro e alla fine chiude solo 16°. Cairoli, invece, lotta come un leone, anche se non riesce mai ad avvicinare il leader. Alle loro spalle ecco Kevin Strijbos, Cooper Webb e Jeremy van Horebeek, con Coldenhoff sesto. L'altro americano Alex Martin è 9°, mentre il francese Benoit Paturel si piazza 14°. L'Italia a quota 18 punti è a sole 3 lunghezze dal podio e con un discreto vantaggio di 6 sulla Svizzera di Seewer e Guillod. Assente dalla finale A, infine, la Germania, che, dopo l'infortunio di Nagl nelle qualifiche, non ha ottenuto il pass per essere tra le venti nazioni in pista domenica pomeriggio.

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