MotoGP, Marquez affonda Rossi e la Yamaha

In Germania lo spagnolo completa un capolavoro, mentre i rivali...

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La sottile linea grigia. Trattasi di quella striscia d'asfalto che al Sachsenring si è asciugata progressivamente. Gli unici ad avere l'intuizione geniale sono stati Marc Marquez e gli uomini Honda. Perché continuare a viaggiare sulle uova a centro gruppo, non è meglio rischiare cambiando la moto con le gomme da asciutto? MM93 lo ha fatto dentro una domenica partita malissimo - con la caduta nel warm up - e proseguita in gara sotto la linea di galleggiamento, quando l'asfalto era ancora bagnato.

La svolta è arrivata con la scelta perfetta, mentre il resto del gruppo continuava a scannarsi con gomme ormai a pezzi, rimandando la sentenza qualche chilometro più in là. Così Marquez lascia la Germania con un bel muro, eretto sulla costruzione del suo terzo titolo mondiale, mentre la diretta concorrenza ha sbagliato l'impossibile e ora rischia di affondare. Sotto accusa ovviamente la Yamaha e i suoi piloti. Rossi ha ignorato le indicazioni dei suoi box che lo invitavano a cambiare moto. Per la prima volta abbiamo visto i suoi tecnici stizziti per l'ostinazione di VR46, all'inseguimento della Ducati di Dovizioso. Il suo vicino di box ha fatto ancora la comparsa, l'ectoplasma del pilota che nel 2015 aveva vinto il terzo titolo in MotoGP. Così a far festa è ancora la Honda con il suo pilotino che ha imparato a non sbagliare più. 9 gare di fila senza ritiri, 3 vittorie e 8 podi complessivi. Ciao ciao Yamaha…

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