MotoGP, le pagelle di Aragon: Marquez da 9,5, Rossi 7,5

Il mondiale era e resta nelle mani di Marc, solo lui può perderlo

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MARC MARQUEZ – VOTO 9,5
Torna lassù 70 giorni l'ultima festa del Sachsenring e lo fa prendendo una batteria di rischi che ci ricorda la modalità originale di MM93. Il mondiale era e resta nelle sue mani e solo lui ormai può perderlo. Il tutto nonostante la sublussazione della spalla rimediata nella caduta in prova.

JORGE LORENZO – VOTO 8
Superato il pessimismo cosmico scopre la giusta confidenza con le gomme poco prima del via. L'alchimia ideale che gli consente di correre in difesa nella prima parte della corsa e di attaccare poi la moto gemella, rovinando la domenica del compagno di squadra. Intanto il presunto biscotto è solo un ricordo, vista l'entrata durissima che Lorenzo ha subito a inizio gara da parte di Marquez. L'alleanza è fatta di altre cose insomma.

VALENTINO ROSSI – VOTO 7,5
Ci ha provato e forse ci ha anche creduto. Peccato che la rimontina estiva si sia fermata di colpo contro il muro spagnolo. Recuperare 52 punti nelle 4 esibizioni che mancano prima dei titoli di coda pare impossibile. I numeri raccontano che se anche Valentino vincesse sempre a Marquez basterebbe piazzarsi altrettante volte al quarto posto.

DUCATI – VOTO 4
Di fronte al crollo che ha travolto tutti i piloti diventa difficile trovare giustificazioni. Da Dovizioso a Redding le 8 desmosedici hanno beccato pure dall'Aprilia e si sono spalmate tra l'undicesima e la diciannovesima posizione. Uno scenario da incubo che dovrebbe stimolare un minimo di riflessione dentro un'altra stagione sospesa tra grandi speranze e dati di realtà spesso sconfortanti.

CAL CRUTCHLOW – VOTO 7
Il fuoco sacro che anima l'estate di Cal non accenna a spegnersi. Quinto in qualifica e quinto in gara, mettendosi dietro la moto ufficiale di Pedrosa, scalando la classifica mondiale fino alla piazza 6. Crutchlow è il migliore dei privati e da Aaragon si è messo dietro le Ducati ufficiali.

DANI PEDROSA – VOTO 6
Dopo il numero ad effetto di Misano è tornato il pilotino invisibile che ha vivacchiato sull'asfalto per quasi tutta la stagione. Passi il fatto di essere battuto da un fenomeno come Marqeuz, ma beccare anche dalla Honda privata di Crutchlow e essere il quarto dei piloti spagnoli al traguardo non è il massimo.

BRAD BINDER – VOTO 10
Ha fatto in tempo a correre in classe 125 e a coprire l'intero arco di vita della Moto3. Quasi un'eternità per un pilota. Eppure il coriaceo sudafricano ha perseverato fino a ricevere il premio più importante. Campione del mondo a 21 anni con 4 gare d'anticipo. Un dominio assoluto costruito con 5 vittorie e 10 podi complessivi.

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