MotoGP, le pagelle del Sachsenring

Marquez ora vede il Mondiale, Valentino fa ancora di testa sua

  • A
  • A
  • A

MARC MARQUEZ – VOTO 9 Nonostante la caduta nel warm up, nonostante le difficoltà in gara con l'asfalto ancora bagnato, MM93 riesce ad azzeccare l'unica mossa possibile per salire lassù. Un colpo di reni utile per celebrare la vittoria consecutiva numero 7 su questa pista in miniatura. Un grazie lo meritano gli uomini Honda che hanno contribuito alla festa. L'importante in questo sport è la fiducia reciproca. Nel frattempo la strada verso il terzo titolo mondiale è spianata.

CAL CRUTCHLOW – VOTO 8,5
In una gara sola mette assieme gli stessi punti (20) delle prime 8. In condizioni al limite e con uno scenario di difficile interpretazione, Cal rispolvera i numeri migliori del suo repertorio, regalando una domenica di gioia anche a Lucio Cechinello, il suo datore di lavoro. Coriaceo al punto giusto.

ANDREA DOVIZIOSO – VOTO 7 Per metà gara sogna di mettere la firma sul primo successo della Ducati sei anni dopo Stoner. Si accorge fuori tempo massimo che le gomme si stanno spappolando sulla traiettoria ormai asciutta, ma riesce almeno a portare a casa un podio. Bene ma non benissimo.

SCOTT REDDING – VOTO 7,5 Con la Ducati di scorta trova tempi e modi per gasarsi come già accaduto in Olanda. Al Sachsenring arriva però la medaglia di legno. Bravo comunque.

ANDREA IANNONE – VOTO 6
Il ragazzo che si ispira a Steve McQueen, con il quale ha in comune solo una vocale e una consonante, pare sperduto con la pista bagnata. Poi recupera, d'accordo. Ma la sua è la terza Ducati in classifica. Roba piccola insomma.

DANI PEDROSA – VOTO 5 Per comprendere che pure lui era iscritto al Gran Premio di Germania occorre leggere l'ordine d'arrivo. Almeno alla sesta riga si legge il suo nome. Per il resto la solita presenza invisibile. Il paradosso è che ha appena 15 punti in meno rispetto a Valentino Rossi nel mondiale. Trasparente.

VALENTINO ROSSI – VOTO 5 Tanto rumore per nulla. Così come in Olanda perde l'occasione buona per riaprire il mondiale. Peccato che in Germania la porta pare si sia chiusa per sempre. Fa di testa sua come a Misano l'anno scorso. Il risultato è una piazza 8 utile solo a Marc Marquez. A volte più che del proprio istinto sarebbe meglio fidarsi dei box.

JORGE LORENZO – VOTO 4
Sette punti appena nelle ultime 3 gare subito dopo i trionfi a Le Mans e al Mugello. JL sembra un mattarello lasciato al sole di ferragosto. Sciolto, confuso, infelice. Il gemello diverso in sella a una Yamaha improvvisamente lenta e ingovernabile.

YAMAHA – VOTO 3 La doppietta mondiale del 2015 – nonostante le polemiche – è solo un ricordo. Il presente racconta di regali recapitati a raffica alla Honda. Un inspiegabile masochismo, con un pilota che non segue le indicazioni dei box e l'altro abbandonato a se stesso.

Leggi Anche