Roma, ds Monchi: "Distanti da ciò che vogliamo, il responsabile sono io"

"Abbiamo fatto il mercato che ci serviva, ma ora dobbiamo tornare a fare risultato"

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Dzeko alla fine è rimasto, come Bruno Peres. Emerson e Moreno, invece, hanno detto addio alla Roma. La rosa a disposizione di Di Francesco alla fine è pressoché la stessa con l'arrivo di Silva in difesa: "Questa squadra ha tanta qualità - ha commentato a freddo il ds Monchi -, ma nella mia storia ho sempre comprato e venduto tanto. Siamo distanti dalla Roma che i tifosi vogliono e il primo responsabile sono io. Tutti dobbiamo fare meglio".

All'arrivo in giallorosso dell'ex dirigente del Siviglia, in molti si aspettavano una svolta in sede di mercato. Con la Roma che non vince da sette partite e che in campionato è in difficoltà dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia, il mercato invernale non ha riportato entusiasmo alla piazza. Una situazione da cui il ds Monchi vuole uscire il prima possibile: "Nessuno può essere contento del quinto posto - ha commentato prima della presentazione di Silva -, ma dobbiamo trovare soluzione e non cercare colpevoli. Se cercate quelli il primo responsabile sono io perché ho costruito la squadra. Tutti possiamo migliorare, calciatori, tecnico e direttore sportivo. Detto questo sono convinto che abbiamo fatto il mercato di cui avevamo bisogno".

I tifosi però sono arrabbiati anche dopo le cessioni di Emerson e Moreno, nonché quelle sfiorate di Dzeko e Bruno Peres. L'idea è che la società debba ridimensionarsi per problemi economici e non possa investire per migliorare senza perdere pezzi pregiati: "Devo proteggere la società - ha continuato Monchi -, e lavorare per costruire una Roma vicina a quella che i tifosi vogliono. Ora siamo distanti e ci sta che i tifosi siano arrabbiati. Non cerco alibi, ma il lavoro del ds non si basa solo sul presente. Devo pensare alla Roma che c'è e che verrà".

Monchi dunque va dritto per la sua strada senza nascondere le proprie responsabilità, come l'acquisto di Moreno e la cessione veloce: "Per esperienza so che quando prendo un giocatore e le cose non vanno bene, prima ci si divide e meglio è. E' arrivata un'offerta della stessa cifra che abbiamo pagato per prenderlo e abbiamo deciso di cederlo accontentando anche il giocatore. E' importante riconoscere gli errori, ma non perseverare. Schick non è mai stato al 100%, Under sta crescendo e si sta ambientando. Per me questa squadra ha tanta qualità". I fari dunque potrebbero spostarsi su Di Francesco: "Non è un tema per la prossima stagione. Devo solo cercare di aiutarlo. Ora però basta pensare al mercato, riconcentriamoci sul campo".


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