I tormenti di Morata: adesso potrebbe restare alla Juve

Lo spagnolo, che sembrava destinato a un ritorno a Madrid, ci sta ripensando. E ora...

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Due segnali fanno un indizio: prima le parole della fidanzata, poi nelle ultime ore quel "spero che quella di Roma non sia stata l'ultima mia partita con la Juve". Alvaro Morata sta dando una inversione a U rispetto al suo rapporto con la Juve. Fino a una decina di giorni fa era convinto che il meglio per sé fosse lasciare la Juve e soprattutto Allegri che non lo avrebbe mai promosso stabilmente titolare tra i bianconeri. 

Inoltre la delusione per la panchina nella finale di Coppa Italia a Roma bruciava ancora. E la prospettiva del calcio inglese lo attirava. Specie se ti dicono che nell'Arsenal è garantito un posto da titolare. Ma pian piano al giocatore le cose cominciano ad apparire sotto un'altra luce.

Il Real Madrid non ha fretta, è convinto che l'Europeo possa far lievitare il valore del giocatore, l'Arsenal avrebbe preferito chiudere prima e si è raffreddato perché non vuole farsi ricattare da aste sullo spagnolo. Questa incertezza invece logora Morata, che, a questo punto e nonostante il padre e il procuratore spingano perché lasci Torino, comincia invece a lanciare segnali alla Juve: con un buon ritocco sull'ingaggio posso restare. Insomma la Juve ha fretta, Morata anche, offerte formali per il giocatore al Bernabeu non ne sono arrivate, ma Perez può far valere fino a fine mese la sua opzione e prende tempo. Quella di Morata sta diventando anche una guerra di nervi e il risultato non è più così scontato

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