Mercato Inter: Martinez sbarca il 24, Rafinha vuole restare. Il sogno è Gündogan

Il Racing proverà a trattenere l'attaccante fino a dicembre. Mazinho: "Aiuteremo i nerazzurri"

  • A
  • A
  • A

C'è una qualificazione Champions da conquistare e un mercato che corre, parallelo, e che proprio con il quarto posto potrebbe ricevere un'accelerata decisiva oppure una brusca frenata. Sono già tre i colpi pesanti messi a segno per la prossima stagione e sono noti: De Vrij e Asamoah (che martedì ha sostenuto le visite mediche) a parametro zero e Lautaro Martinez dal Racing. Proprio l'attaccante argentino sosterrà i test fisici in Italia il 24 maggio, prima di rispondere alla pre-convocazione mondiale di Sampaoli per l'Argentina. Ma non si ferma il lavoro di Ausilio, teso tra il tentativo di riscattare Cancelo e Rafinha, operazioni complicate, piazzare qualche plusvalenza vitale per il financial fair play e giocare d'anticipo sul mercato per dare a Spalletti, per la prossima stagione, gli adeguati rinforzi anche a centrocampo.

Sbarcherà in Italia il 24 maggio e finalmente abbraccerà il mondo Inter, dopo mesi di voci, trattative e dichiarazioni sulla bontà dell'operazione. Lautaro Martinez è un giocatore dell'Inter e arriverà a Milano accompagnato da Victor Blanco, presidente del Racing, e dai dirigenti del club argentino. "Il 24 maggio saremo in Italia insieme al giocatore - ha spiegato in un'intervista a Radio Continental il numero uno del Racing - che farà le visite mediche".

La presenza del presidente è presto spiegata. Il Racing spera di trattenere Martinez fino a dicembre: "Vedremo se ci sono effettivamente possibilità di trattenerlo fino a dicembre con noi. Possibilità ci sono altrimenti, non andremmo nemmeno in Italia. Sono remote ma ci sono, conterà molto l'opinione del calciatore. Vedremo cosa riusciremo a fare, ovviamente mantenendo i buoni rapporti con l'Inter". I nerazzurri sono molto fermi sulla loro posizione e difficilmente cederanno alla richiesta degli argentini.

Che Rafinha sia entrato piedi e cuore nella famiglia Inter lo si è visto. Dal punto di vista tecnico è stato importantissimo e vitale per Spalletti, nel ruolo di trequartista. Ma soprattutto ha dato due dimostrazioni: di integrità fisica, al di là di una condizione fisica che non può ovviamente essere ottimale dopo quasi un anno di inattività. E un amore vero e sincero per i colori nerazzurri. Dopo la sconfitta con la Juve twittò un messaggio che è difficile leggere anche tra le righe di chi è all'Inter da più anni ("In così poco tempo un sentimento che non posso spiegare. Orgoglioso di far parte di questa squadra, più uniti che mai non smettiamo di crederci"). Dopo la sconfitta col Sassuolo, lui - migliore in campo e autore del gol dell'1-2 - è uscito dal campo stremato, coi crampi, quasi in lacrime e con la maglia sulla faccia, per nascondere rabbia e delusione. L'Inter lo ha rigenerato e restituito al calcio come giocatore integro e importante, lui ha trovato nella squadra nerazzurra l'ambiente ideale: caldo nei suoi confronti, entusiasta e che crede in lui. Il suo riscatto dal Barcellona è però molto oneroso, oltre i 35 milioni di euro. Servirà uno sforzo affinché resti all'Inter, da più parti. Chi sicuramente si spenderà affinché tutto questo si realizzi è Rafinha in prima persona, che ha detto più volte di voler rimanere. A ribadirlo, suo papà, Mazinho: "La Champions non ha nulla a che vedere con il futuro di Rafa. Dipende tutto dall'Inter. Lui quello che doveva fare l'ha fatto. Toccherà all'Inter e al Barça trovare una soluzione. Ci piacerebbe sapere quanto prima cosa ha in mente l'Inter per poter aiutare i due club a trovare un accordo e che questo accordo preveda che Rafa possa rimanere all'Inter", ha detto a Tuttosport.

La necessità di cedere è chiara e lampante. Il FFP incombe e l'Inter deve realizzare delle plusvalenze, a maggior ragione se non dovessero arrivare gli introiti della qualificazione in Champions. Il centrocampo è il settore che necessita degli investimenti maggiori: servono qualità, esperienza, leadership e capacità tecnico-tattiche che al momento mancano e sono la vera lacuna della squadra nerazzurra, oltre al supporto in zona gol a Icardi che è mancato per tutta la stagione. Per questo l'Inter batte differenti piste. Alcune portano a giocatori esperti e che conoscono la Serie A, ma hanno ingaggi e cartellini pesanti. Vidal del Bayern è un nome mai passato di moda, come quello di Strootman e di Rabiot.

Profili differenti da quello di Barella del Cagliari, seguito da tempo e molto apprezzato in casa Inter. L'operazione col Cagliari per il classe '97 non è semplice, a causa di una valutazione molto alta, attorno ai 40 milioni. Secondo la Gazzetta dello Sport l'obiettivo dell'Inter è intavolare una trattativa nella quale inserire diversi giovani della Primavera come contropartita. I nomi più gettonati sono quelli di Emmers, Zaniolo e Odgaard. Un altro profilo seguito è quello di Thiago Mendes, centrocampista brasiliano classe '92 del Lille. Il giocatore piace anche al Marsiglia.

Ma se ci fosse l'occasione, l'Inter punterà al colpo grosso. Per caratteristiche e statura internazionale il nome da sogno è quello di Ilkay Gündogan, autentico faro del Manchester City. Il Corriere dello Sport parla di un interesse non nuovo da parte dei nerazzurri. Guardiola si priverebbe del suo uomo d'ordine e qualità a centrocampo? Difficile, e - nel caso - il prezzo non sarebbe basso per il classe '90, in passato alle prese con diversi problemi fisici. L'interesse del City per Jorginho, però, apre uno spiraglio alla possibile cessione del tedesco. Ma qui siamo nel campo del fantamercato, almeno per ora. L'Inter resta vigile.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti