Di Francesco:"Roma occasione unica"

"Totti? Vorrei lavorare con lui. De Rossi il mio punto di riferimento nella rosa"

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In casa Roma è il grande giorno di Eusebio Di Francesco, presentato a Trigoria. "Per me è un'occasione unica. Sono pronto a questa grande sfida. Voglio riportare il senso di appartenenza". Sul modulo: "Ripartiremo dal 4-3-3 che conosco meglio". Capitolo Totti: "Ho un rapporto speciale, vorrei lavorare con lui". Parole al miele per De Rossi: "E' la prima persona che ho chiamato. E' l'emblema di questa Roma, il mio punto di riferimento in rosa".

“Buongiorno a tutti, volevo ringraziare il presidente Pallotta, Gandini, Baldissoni e Monchi per questa opportunità, per me è un'occasione unica, con l'occasione ringrazio tutti coloro che mi sono stati accanto a Sassuolo per 5 anni, a partire dallo staff e dalla mia squadra, un ringraziamento particolare lo faccio a Squinzi per la stima e l'affetto che mi ha dato in questi anni, è una pagina di sport indelebile”.

Da osservatore esterno che idea si è fatto della Roma?
“E' una squadra competitiva, con giocatori interessanti, ha avuto davanti una squadra fortissima come la Juve, ha dimostrato di essere una squadra forte”.

La Roma ha ritrovato il sostegno della curva Sud, quanto può essere d'aiuto il pubblico?
“E' fondamentale,mi auguro che lo sarà sempre, sarà il dodicesimo uomo in campo, credo che la curva riesca a trasmettere quel qualcosa in più di cui hanno bisogno i giocatori”.

Parlava delle passate stagioni, per la prossima stagione analizzerà i dati della scorsa stagione, la contraddizione arriva nelle Coppe dove la Roma è stata insufficiente, che idee si è fatto?
“Più che idee credo che bisognerà lavorare sodo per avere risultati in tutte e tre le competizioni, io sono pronto a questa sfida per migliorare. Sono stata raggiunti dei record, ha fatto 87 punti, e un giocatore ha fatto più di 30 gol, per raggiungere i traguardi bisognerà fare qualcosa in più”.

Lo stadio, quale valore aggiunto può essere uno stadio di proprietà?
“Valore positivo all'ennesima potenza, porta il tifoso ad essere più vicino, credo che sia il futuro, la volontà di avere lo stadio credo che tutti noi saranno orgogliosi di averlo, mi auguro di essere qui a festeggiare con voi lo stadio”.

Vuole lavorare insieme a Totti? Lo ha sentito?
"Sì, la società ha parlato con Totti per quello che sarà il suo futuro da dirigente, a breve dovrà dare una risposta. Ho un legame particolare con lui. Sarei molto contento di averlo con me in un ruolo nella dirigenza. Sarei contento di poter continuare a lavorare con lui in un'altra veste".

Ha la percezione di essere in una città dove c'è fretta?
"Nel calcio c'è sempre fretta, sono consapevole di questo, ho il desiderio e la serenità di concentrarmi sul campo e sul lavoro. Sono convinto di poter trasmettere i valori e la conoscenza di questo ambiente, che un pochino so, cercheremo di trasmettere soprattutto entusiasmo a tutto l'ambiente, ciò deriva dal modo di porci, dall'essere sinceri e vicini alla gente, ma allo stesso tempo di fare risultati. Magari facendo anche divertire la gente che viene allo stadio".

E' veramente difficile allenare a Roma per l'ambiente?
"Tanti problemi non me li sto ponendo in questo momento. Con Monchi abbiamo parlato di creare una compattezza, ci saranno momenti difficili o facili, ma ci auguriamo che sia un discorso più in discesa che in salita, ma fa tutto parte di questo lavoro. E' un ambiente particolare, difficile, chiamatelo come volete, ma sono sereno di affrontare questa bellissima avventura".

Lei ha vissuto Trigoria da giocatore, dirigente e allenatore, quali sono le sue sensazioni? Ha parlato con Zeman?
"Niente di particolare, ho parlato con Zeman e tanti altri amici. Sono convinto che questa sarà un'esperienza che cambierà totalmente rispetto a prima. Dobbiamo trasmettere consapevolezza del lavoro e una grandissima umiltà del lavoro, i giocatori devono avere una grandissima disponibilità nei miei confronti e di quelli che lavorano per far diventare grande la Roma".

C'è la possibilità di vedere Berardi alla Roma?
"Delle possibilità risponde sempre il direttore (ride, ndr). Ribadisco che Berardi è un ottimo calciatore, l'ho visto crescere e ha grandissimi mezzi. Non significa che ci sia una trattativa, è un giocatore di altissimo profilo".

Nella scelta di Hector Moreno quanto ha pesato? Lei concorda gli acquisti con la società o meno?
"Poteva dire se sono aziendalista o meno (ride, ndr). Le scelte che facciamo, come quella di Hector, è stata pienamente condivisa con il direttore. Io lavoro con la società per farla migliorare e farla crescere. Non siamo due entità separate con la società, noi lavoriamo qua per il bene della Roma. Ritengo che noi insieme cercheremo di mettere su una squadra molto forte, vero direttò? (ride, ndr)".

Che tipo di calcio farà?
"Cambia allenare una squadra di provincia e allenare una grande squadra, in una big si dominano le partite. Anche al Sassuolo non ho mai avuto un atteggiamento remissivo. Allenando una squadra con maggiore potenzialità non cambierà l'atteggiamento, sarà propositivo. Partiremo dal sistema di gioco che riesco ad esprimere meglio, il 4-3-3".

Nainggolan ha giocato da trequartista, come lo vedi nel 4-3-3? Nel tuo centrocampo ci sarà un ruolo per Pellegrini?
"Pellegrini è un giocatore molto interessante su cui la società sta lavorando. E' un'ottima mezzala, ha fatto l'esordio in Nazionale, ha avuto una crescita impressionante. Nainggolan? Da mezzala può fare benissimo 18 gol, il sistema di gioco può facilitare i suoi inserimenti con o senza palla, ha qualità talmente importanti che può interpretare ogni sistema di gioco. Poi serve l'intelligenza di saper modificare l'assetto durante la gara, ma voglio dire che sono stato scelto perché ho un certo tipo di calcio ed è giusto così. E' giusto che io trasmetta ai calciatori il mio pensiero di calcio".

C'è la necessità di avere sei attaccanti in rosa?
"Sicuramente la società si sta operando. Sicuramente sappiamo che spremo di più i due esterni e le mezzali, abbiamo bisogno di giocatori di qualità per competere in tutte le competizioni".

Quale obiettivo centrato ti renderebbe contento a fine stagione?

"Io non voglio fare proclami o altro, tutti dobbiamo avere un profilo basso nel modo di fare e nell'atteggiamento. Dalla grandissima umiltà possiamo ottenere grandi risultati, dove non lo so. So quello che vuole la gente, viviamo di concretezza e di speranza. L'entusiasmo è la base, quando si vede un'atmosfera giusta intorno abbiamo fatto un grande passo avanti e ci toglieremo grandi soddisfazioni".

Dove lo vede in campo Florenzi?
"Auguriamoci prima di tutto che si metta a posto. E' un giocatore che può fare tantissimi ruoli, ma io voglio lavorare nella specificità di ruoli, ha grande capacità nell'attacco della porta, ha un ottimo tiro, ha fatto benissimo il terzino. E' normale che deve migliorare difensivamente, ma è un giocatore che voglio allenare prima di identificarlo in un ruolo, con la speranza che torni il prima possibile".

Quanto è importante per lei la permanenza di De Rossi? Ci ha parlato?
"La prima persona che ho chiamato appena ho trovato l'accordo con la Roma è De Rossi. Lui è l'emblema di questa Roma. Mio figlio gioca nel Bologna, ma è tifosissimo della Roma, e il suo idolo è De Rossi. La sua immagine va presa come esempio. Al di là dell'aspetto tecnico-tattico credo che sia il mio punto di riferimento nella squadra, al di là se giochi titolare o meno. Tutti sul campo e con il lavoro meriteranno di giocare".

Punterà su Bruno Peres?

"Tutti i giocatori hanno della qualità. Si possono avere delle difficoltà nei primi mesi. Peres è stato abituato a giocare a 5, dal punto di vista offensivo da terzino ha qualità importanti, è un giocatore che terrò in grande considerazione, voglio lavorare con questi ragazzi a Pinzolo".

Strootman e Paredes sono due giocatori ideali per il suo centrocampo?
"Sicuramente sì. Paredes è il centrocampista centrale del 4-3-3, mentre Strootman è un'ottima mezzala, lo ha dimostrato con la crescita dell'ultimo periodo, è tornato ad essere un giocatore trascinante, un capitano in campo, ha le caratteristiche ideali".

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