Higuain riscrive la storia a suon di gol ma Angelillo resta ancora davanti

La sfida a distanza per ora continua a premiare 'l'angelo dalla faccia sporca". Ecco perché

  • A
  • A
  • A

Storie di gol a ritmo di tango, come quello che permette al giovane Dybala di eguagliare i 21 stagionali di Carlitos Tevez, da lui sostituito alla Juventus all'inizio di questa stagione, o come quello di Gonzalo Higuain rifilato al Torino per un totale di 33 stagionali - sinora - come quell'altro argentino, Antonio Valentin Angelillo che ci riportano indietro di ben 57 anni!

Già 33! Davvero tanti, ma quali i più preziosi, i più pesanti? Quelli del Pipita o quelli dell'ex "Angel de la cara sucia", l'angelo dalla faccia sporca? I confronti, i paragoni, quando ci sono di mezzo due generazioni, sono spesso improponibili, ma vale comunque la pena di sottolineare ciò che contraddistingue i due argentini. Per prima cosa che i loro gol incidono o hanno inciso in egual misura sul rendimento realizzativo delle loro squadre: Higuain è stato autore di 33 centri sui 76 complessivi del Napoli, fino alla gara coi granata. Angelillo ne ha segnati altrettanti su 77 messi a segno dall'Inter nell'intero campionato 58/59.

Più o meno insomma siamo lì! Ma il nerazzurro aveva giocato una partita in meno, giusto 33, per una media esatta di un gol ogni 90 minuti, mentre il Pipita è sceso in campo 34 volte, quindi la sua media è leggermente peggiore anche se ha tirato un rigore in meno, 3 contro 4. Ma lo stesso centrattacco del Napoli ha dovuto scontrarsi con difese molto più attente ed organizzate di quanto non fossero quelle delle cosiddette piccole squadre degli anni '50, che spesso lasciavano San Siro con 5 o 6 gol sul groppone!

Ma a far pendere, sempre di un'inezia, l'ago della bilancia dalla parte di Angelillo - che non si limitava a cercare la via del gol ma giocava a tutto campo alla Di Stefano - c'è un fatto storico: e cioè che negli ultimi 2 mesi, fino alla doppietta decisiva contro la Lazio nell'ultima di campionato, non andò mai a segno a causa di un problema ad un tendine del piede destro e che addirittura nel corso di una gara interna col Bari fu costretto a mettersi i guanti per sostituire il portiere Matteucci che si era infortunato, e a quei tempi non c'erano le sostituzioni.

E quindi per il momento vince ancora Angelillo, ma di un niente, al fotofinish. Ma se il Pipita si scatenerà col Frosinone, ecco la storia sarà tutta un'altra storia.

Leggi Anche