Milan, lo staff di Commisso attacca

Erik Stover, direttore operativo dei NY Cosmos, si è esposto sui social media. Il fondo americano non avrebbe interesse a vendere quest'anno

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Il nuovo corso societario del Milan è in mano al fondo Elliott e tutte le trattative delle ultime settimane, soprattutto quella con l'imprenditore italo-americano Rocco Commisso, sono svanite. Con un comunicato Elliott ha spiegato la via che il suo Milan dovrà prendere, ma dall'entourage di Commisso è arrivata una stoccata: "Davvero qualche tifoso del Milan crede a una sola parola di Elliott?" ha twittato Erik Stover, direttore operativo dei Cosmos.

Stabilità finanziaria, successi a lungo termine e investimenti per far tornare il Milan nell'elite dei club europei. Nel comunicato in cui il fondo Elliott comunicava ufficialmente l'escussione del pegno si è parlato del futuro della società rossonera. Belle parole che hanno dato un briciolo di entusiasmo e speranza per il futuro ai tifosi del Milan, ma che non hanno convinto tutti, soprattutto dall'altra parte dell'Oceano. L'entrata in gioco di Elliott ha accantonato l'offerta di Rocco Commisso, battuto in questo frangente nonostante l'interesse pubblicamente dimostrato. L'acredine tra le parti resta, così come l'amaro in bocca per una trattativa mai veramente sbocciata: "Davvero c'è qualche tifoso del Milan che crede a una sola parola letta nel comunicato" si è chiesto Erik Stover, braccio destro di Commisso ai NY Cosmos, club di cui l'imprenditore è proprietario. A chi gli ha chiesto spiegazioni, ha ribadito: "Questi fondi non sono famosi per le proprietà "sentimentali" e i modi gentili di gestione. Ma magari questa volta sarà diverso".

Nello staff di Commisso resta l'amarezza per un affare che non si è tramutato in realtà come sperava l'imprenditore di origine calabrese, che solo pochi giorni fa si era esposto con una frase che lasciava spazio a molte interpretazioni: "La proprietà non vuole vendere". Ma chi, Mister Li o lo stesso Elliott? Una delle spiegazioni di questo mancato accordo, o meglio, di una trattativa morta ancora prima di nascere con tutti i dubbi del caso, riguarda la volontà e l'interesse del fondo americano di cedere il Milan adesso.

Secondo quanto filtra, nell'accordo tra Elliott e Yonghong Li c'è anche l'obbligo da parte dell'americano di versare al cinese l'eventuale eccedenza di una vendita. Tradotto: se Elliott dovesse cedere il Milan per 500 milioni, i 120 di eccedenza rispetto ai 380 dovuti da Li dovrebbero finire nelle case del cinese. Il tutto se finalizzato entro un anno. Ecco perché il fondo non avrebbe alcuna intenzione di cedere il club prima della prossima estate, quando eventualmente le porte per potenziali acquirenti - tra cui Commisso, che per ora era interessato, poi chissà -saranno spalancate, e tutto l'incasso avrebbe un solo proprietario.

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