Milan, Gattuso: "Nello sport niente è più bello di sovvertire i pronostici"

Il tecnico rossonero: "Dobbiamo onorare la maglia e abbiamo il dovere di provare la rimonta"

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Non ci pensa nemmeno ad abbassare la guardia, ad alzare bandiera bianca. Non è finita fino a che non è finita. Rino Gattuso è così e non lo cambi. Mai. E allora eccolo, nella conferenza pre-Arsenal, ai piedi di una scalata che è un'impresa solo a pensarla: "Siamo orgogliosi di giocare in uno stadio così bello e importante - dice il tecnico del Milan -. Abbiamo il dovere di provarci, per la maglia che indossiamo. Noi siamo nati pronti. Sappiamo che è difficile, ma siccome nel calcio come nello sport non c'è cosa più bella di cambiare la storia e i pronostici. Io ho iniziato una settimana fa che non siamo venuti qui a fare pasquetta. Sappiamo che sarà difficile, a San Siro ci hanno devastati nel primo tempo su tutti i livelli. Si sapeva che sono una squadra di grande qualità, ma non l'abbiamo mai sottovalutati. Domani proveremo a fare una partita diversa".

E ancora: "L'abbiamo preparata bene, c'è un po' di stanchezza, ma non è un alibi. All'andata abbiamo sbagliato l'approccio, ma l'abbiamo preparata bene. André Silva? E' un ragazzo giovane. A tratti ha fatto vedere quello che è capace di fare. Lo dobbiamo aspettare perchè arriva da un campionato diverso. Deve capire la sua forza e lui è un ragazzo molto predisposto al lavoro, con molta cultura e questo può essere un difetto. Fa le cose con passione e voglia".

Gattuso spiega ancora: "Io non sono uno che parla tantissimo. Stresso tanto i giocatori durante le partite e in allenamento. Non sono un allenatore che li stressa troppo. L'esperienza non si compra al supermercato, ma quando giochi davanti a 75mila persone e inizi a fare qualcosa di diverso, è normale che vengano fuori delle difficoltà. L'importante è capire cosa siamo e come vogliamo giocare. Noi domani non abbiamo nulla da perdere, dobbiamo giocarcela con grande tranquillità".

Fatto sta che il Milan, a Londra, per passare il turno deve fare un'impresa: "Ci proviamo, è il nostro sogno. La realtà è che dobbiamo fare la partita perfetta. Non siamo una squadra che finalizza tutto quello che va a creare. Arriviamo negli ultimi 20 metri con la manovra, ma non siamo una squadra che riesce a finalizzare quello che costruisce e dobbiamo migliorare anche nella verticalizzazione dell'azione, lo si fa meno rispetto a prima".

Nella gara di andata a San Siro, il Milan ha sofferto moltissimo Mhkytarian: "E' un giocatore che è cresciuto da quando è arrivato in Inghilterra. Non gioca solo di tecnica, ma è miglioranto anche in velocità".

Gattuso trova il tempo anche per parlare di Wilshere, accostato al Milan negli scorsi giorni: "Lo ricordo quando sono venuto a fare un torneo nel 2011. Non ha grande velocità, ma ha grande tecnica. Fa andare veloce la palla e sa dove metterla. Può giocare sia mezzapunta sia regista. E' un ragazzo che ha avuto grandi difficoltà sotto il punto di vista fisico. E' un giocatore che ho sempre apprezzato, ma è anomalo. Ha la cattiveria inglese e la tecnica spagnola. Mi piace molto".

Infine su Donnarumma e Kalinic: "Gigio gioca. Io con lui ci parlo tutti i giorni. E' uno dei pochi con cui bevo il caffè. In questi mesi, tante volte sono stato vicino a lui. I tifosi, gli striscioni. Ci dimentichiamo che è un '99 e gli ho detto che i miei portieri sono Gigi, Antonio e Storari. Quando arriverà quello che deve arrivare, parleremo di lui. E' normale che Gigi, per l'età che ha, devi spiegargli bene il giocatore importante che è. Lui ora deve stare lucido, concentrato perché se pensa ad altro, la ca... è dietro l'angolo. Kalinic? Lo si recupera con lavoro. Bisogna dare agli attaccanti le chance di fare bene nella zona calda. Abbiamo tre attaccanti centrali con Kalinic e Silva similari, Cutrone attacca bene la profondità. Nikola deve trovare il gol. A loro interessa buttarla dentro, perchè loro si alimentano di gol. Dobbiamo provare a mandarli in rete. La squadra si è messa a disposizione di Nikola e anche di André Silva, l'ho toccato con mano. Ho visto una squadra matura. Stiamo creando qualcosa di importante. Dobbiamo aiutarlo con dei gesti utili".

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