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Milan, Bonucci sta con Buffon: "Fossi stato a Madrid forse non sarei stato capace di fermarmi"

Il capitano milanista sta con l'ex compagno di squadra bianconero. Poi sul futuro rossonero: "Gattuso una garanzia"

16 Apr 2018 - 22:24

Leonardo Bonucci non scorda gli amici e non si dimentica del suo passato bianconero. Intervistato da Premium Sport, il  capitano del Milan si schiera al fianco del portiere della Juve in merito alla polemica successiva al quarto di finale di Champions con il Real: "Forse, se fossi stato a Madrid, io per primo non avrei saputo frenare i miei istinti". Poi il riconoscimento: "Gigi è il più grande portiere della storia del calcio".

Come è cambiato il Milan in questi nove mesi?
"Sta crescendo, è cresciuto. Abbiamo avuto un po’ di difficoltà nei primi mesi ma adesso ha iniziato a gattonare. Il momento più bello e quello più difficile al Milan? Il più difficile sicuramente i primi mesi, non capivamo dove erano gli errori e non miglioravamo. Poi fortunatamente siamo cresciuti e abbiamo iniziato una rincorsa in cui abbiamo speso molte energie".

Un grande girone di ritorno. Milan addirittura terzo in questo periodo. Se lo aspettava?
"No, ma ci speravo. Significa che stiamo facendo bene e che stiamo diventando ancora più squadra per fare il salto di qualità. Il segreto è aver messo a posto la difesa? Come dico sempre la difesa non è composta solo dai 4 difensori, bisogna parlare di fase difensiva. Perché quando un attaccante è a 20 metri da noi difensori, si riduce lo spazio per gli altri e agevola il nostro compito. E’ merito di Gattuso che ci ha inculcato questo modo di difendere e di cercare trame di gioco che ci hanno permesso di essere terzi nel girone di ritorno".

Come si sente nel suo ruolo di capitano?

"Spero di fare il capitano al meglio. Mi sono messo a disposizione e ho sempre cercato di essere me stesso in ogni occasione. Ho sbagliato, ho fatto altre cose buone ma credo di aver portato esperienza a un gruppo giovane. Sono contento di essere il capitano di questa squadra".

Prima con Buffon, ora con Donnarumma: come si sente un difensore con alle spalle portieri così, pensando anche alla parati di Gigio di ieri?
"Per noi era importante un punto ieri e ho esultato alla parata di Gigio come se avesse fatto un gol, perché di fatto è valsa come un gol. Sono stato fortunato ad avere Gigi che è stato il migliore della storia del calcio e ora gioco con Gigio che può diventare uno dei più forti. Deve restare leggero, non sentire le pressioni perché solo così può crescere. Stupito più dalla rovesciata di Ronaldo o dalla parata di Donnarumma? Sono stati due grandi gesti tecnici".

Che difficoltà può crearvi mercoledì il Torino?
"Si sono ripresi alla grande, ora sono una squadra, esprimono un buon calcio e dovremo stare attenti. Ma abbiamo l’obbligo di vincere".

Cosa pensa della settimana europea delle italiane, Roma e Juve soprattutto?
"E’ stata una settimana ricca di emozioni, sono molto contento per la Roma e dispiaciuto per la Juve perché fare tre gol al Bernabeu non è una cosa di tutti i gironi. Poi c’è stato questo episodio dubbio nel finale ma hanno dimostrato di essere all’altezza. Il calcio è fatto di episodi che possono capitare. Se ho pensato, ‘meno male che non sono lì’ quando ha fischiato il rigore? Sì, l’ho pensato perché forse non avrei saputo tenere a freno i miei istinti”.

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