Dybala: "Niente 10, gioco col 21"

L'attaccante: "Sono venuto qui per crescere e vincere"

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Dybala l'erede di Tevez? Sulla maglia non ci sarà il 10, ma il 21 che ha lasciato libero Pirlo: "E' la mia età, mi piace e lo hanno vestito giocatori molto importanti". L'argentino si è presentato così alla Juventus: "Sono qui per iniziare a vincere e questo è il posto giusto. Ho la possibilità di crescere molto". Il ruolo? "Sono a disposizione di mister Allegri, posso giocare da trequartista e in tutti i ruoli dell'attacco".

Il tuo soprannome?
"Mi piace molto 'il gioiello'"

Quali sono i tuoi hobby al di fuori del calcio?
"Sono un ragazzo tranquillo. Mi piace stare in famiglia e giocare alla Playstation e al biliardo. Non esco tanto, sto bene a casa".

Temi la concorrenza dei compagni?
"No, meglio perché aiuta a migliorare ogni giorno. Solo così sì può dare il massimo".

Perché hai scelto la Juve?
"Uno dei motivi per cui volevo venire è che mi piace vincere. E questa è la squadra perfetta per iniziare a farlo".

Speri di fare lo stesso percorso di Morata?
"Certo, ci spero. Il suo inizio non è stato facile, ma poi è cresciuto e ha dimostrato il suo grande valore".

Preferisci fare la prima punta?
"Iachini mi ha messo al centro dell'attacco e lì ho fatto molti gol, ma posso giocare ovunque. Dal trequartista a tutti i ruoli d'attacco".

Sarà un campionato più equilibrato? La Juve può ripetersi in Champions?
"L'anno scorso la Juve ha fatto una stagione incredibile, ma si può migliorare vincendo la Champions. Il campionato sarà difficile, ma possiamo vincere ancora".

Hai già parlato con Allegri?
"Poco, mi ha dato solo il benvenuto. Ci sarà tempo".

C'è pressione nel raccogliere l'eredità di Tevez?
"Ha fatto grandi cose alla Juve in questi due anni".

Vestirai la maglia numero 10?
"Nella mia carriera ho giocato sempre con il numero 9, ma è occupato. Ho scelto il 21 perché mi piace, è la mia età e l'hanno avuto giocatori importanti".

Il tuo ruolo?
"Devo parlare con il mister, ma sono pronto ad adattarmi. Vediamo cosa mi chiede".

Che hai provato alla finale di Berlino?
"E' la prima volta che vedevo una partita di Champions, è stato molto emozionante".

Differenze tra Juve e Palermo?
"Un cambio molto grande per la mia carriera. Spero di poter crescere come calciatore e come persona".

C'è pressione per il costo del tuo cartellino?
"Da quando sono arrivato in Italia si parla sempre di soldi e non di come sono io. E' successo anche a Palermo. Cercherò di dimostrare il mio valore. E' una cifra alta e significa che la Juve crede molto in me". 

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