L'approvazione di Mandzukic sul nuovo equilibrio messo a punto da Allegri è totale, anche se questo per il croato significa giocare da esterno a sinistra nel tridente di supporto a Higuain e soprattutto a continui ripiegamenti difensivi, un lavoro dispendioso al quale l'attaccante non è abituato: "L'allenatore mi chiede di aiutare la squadra e se è di aiuto alla squadra lo faccio con la massima disponibilità, cercando anche di essere di esempio per i miei compagni", ha spiegato Mandzukic. Per l'ex Atletico, questo modulo può davvero funzionare, purché "quando c'é da difendere, lo si faccia tutti insieme, con equilibrio". "Se il mister mi chiede di giocare a sinistra, o a centrocampo, perché pensa che lì io possa aiutare la squadre nel modo migliore, allora io cerco di farlo nel miglior modo possibile - ha aggiunto - Se mi chiede di giocare a centrocampo, io rispondo presente: quello che conta di più è la vittoria della squadra".

Inaugurato contro la Lazio e riproposto con gli stessi esiti vincenti contro il Milan in Coppa Italia, il 4-2-3-1 di Allegri esalta il potenziale offensivo della Juventus, proponendo in campo contemporaneamente Pjanic, Dybala, Cuadrado, Mandzukic e Higuain.Se l'allenatore abbia scelto di puntare in maniera decisa su questa soluzione o meno, se ne potrà avere conferma domenica nella trasferta contro il Sassuolo, avversario votato all'attacco, che nella scorsa stagione in casa inflisse una dura batosta ai bianconeri. "L'anno scorso a Reggio Emilia non eravamo in un buon momento: ricordo quella sconfitta, abbiamo giocato male, ma è stato un match che ha segnato uno spartiacque - ha detto Mandzukic - molte cose sono cambiate a partire da allora. Tornati da quella partita, abbiamo ricominciato a giocare come sappiamo. Quest'anno stiamo facendo bene e se domenica giocheremo come contro Lazio e Milan sono sicuro che la vittoria non ci potrà sfuggire".