Inter, Icardi-Perisic non convocati

Non ci saranno Icardi e Perisic: "Teniamo lontano la depressione, con entusiasmo possiamo vincere"

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Né Icardi né Perisic. L'Inter scenderà in campo al Ferraris - sabato alle 20.45 - sfidando il Genoa e lo farà con una vesta inedita: per la prima volta in stagione non ci saranno in campo né Mauro Icardi né Ivan Perisic. Spalletti non ha paura: "Già settimana scorsa con Karamoh ed Eder abbiamo sperimentato nuove vie del gol". Il Genoa è in forma: "È tra le migliori squadre al momento, ma con entusiasmo possiamo fare la partita".

Il tecnico ha spiegato che Marcelo Brozovic partirà dalla panchina: "Ma la questione coi tifosi è ricomposta, se avrò bisogno lo utilizzerò a partita in corso". Probabile che anche Rafinha parta ancora tra le riserve: "Anche questa settimana ha saltato due allenamenti, non ha ancora i 90' nelle gambe, vediamo quando e come utilizzarlo". Poi un siluro ai suoi dirigenti: "Vedo già sui giornali nomi di mercato, si parla già di rivoluzione. Qualcuno questi nomi li farà ai giornalisti, ed è una cosa che non va bene perché qui abbiamo del lavoro da fare, e anche parecchio importante. Non possiamo spostare l'attenzione dei tifosi su queste cose, la gente deve tifare per questa Inter e per questi giocatori".

Come ha preparato il match?
"Si pone l'attenzione sul momento che si sta attraversando: se abbiamo entusiasmo ci riescono anche le cose più difficili. Serviranno coraggio, personalità e carattere. Il Genoa gioca un buon calcio e riparte bene negli spazi, per poi tornare tutti nella loro metà campo. Non ci dobbiamo sentire sicuri e convinti di avere facilmente il pallino".

Rafinha ha i 90' nelle gambe?
"Quando si allenerà con continuità durante la settimana. Il minutaggio salirà quando farà 2-3 settimane continue, senza pause negli allenamenti. Si può usare anche ora, solo che al momento non ha la continuità necessaria per aiutare la squadra".

Karamoh sarà ancora titolare?
"Sappiamo quali sono le sue caratteristiche. Bisogna farlo crescere con calma, è inesperto e giovane".

Non ci saranno né Icardi né Perisic...
"Abbiamo una rosa completa con giocatori che hanno già dato risposte positive, faremo la partita che sappiamo".

La frecciata di Di Francesco sul fatto che sopra alla Roma ci sono squadre che fanno un tiro a partita...
"Ha ragione lui, la Roma dovrebbe stare più in alto rispetto a dove è adesso. Negli anni passati infatti i giallorossi lottavano con il Napoli e stavano in alto, ora sono più indietro".

Rafinha gioca titolare?
"Dipende, non vi dico la formazione. Ha saltato due allenamenti come al solito. Quando entra ci dà una mano. Se gioca dall'inizio avrà delle mancanze".

Borja Valero sta attraversando una fase di appannamento.
"Ci vogliono statistiche, i metri che corre, gli assalti che porta quando gioca trequartista e come li porta. Allora ci accorgiamo che c'è differenza rispetto agli altri centrocampisti. Non è in difficoltà, ma tutti hanno momenti più o meno brillanti".

Ambiente depresso, ma l'Inter è terza. Cosa ne pensa?
"Teneteci lontano i depressi! Noi dell'Inter siamo cittadini del cielo che abitano sulla terra: per noi non c'è depressione. Non buttiamo via niente, il nostro tragitto ci ha consentito di essere terzi. Chiaro, ci sono delle cose da fare meglio: anche nell'ultima partita non mi è piaciuto il carattere della squadra che era in superiorità numerica. Noi però siamo in grado di andare a Genova e vincere la partita contro una squadra che al momento, dal ritorno di Ballardini, è una delle migliori del campionato. Lo stadio sarà carico di entusiasmo, ma noi possiamo andare a fare la nostra partita, senza alibi. Abbiamo una squadra che ci permette di fare questo".

Senza Icardi e Perisic mancano le due bocche da fuoco, manca chi fa più gol. Dove troverete le reti?
"Confermiamo nuove strade per il gol, già domenica questo processo è cominciato. È chiaro che se ci sono Icardi e Perisic abbiamo più esperienza, con Karamoh abbiamo più entusiasmo. Le possibilità di andare a fare gol sono intatte".

Si parla ancora di mercato, di Lautaro Martinez. Cosa ne pensa?
"Mi dà fastidio questa cosa: si parla già del mercato di luglio, di una rivoluzione. Io sto pensando di suggerire al presidente di creare una terza squadra: l'Inter, la squadra femminile e poi una virtuale, dove farci giocare le decine di giocatori che secondo i giornali dovrebbero arrivare all'Inter. La farei allenare a qualche dirigente dell'Inter, quella squadra. Pensate un po': continuavate a dire che doveva partire Eder e doveva arrivare Sturridge. Sturridge ha giocato due minuti in Premier, si è fatto male di nuovo e starà fuori due mesi. E se non fosse rimasto Eder, chi faceva i gol in questo periodo? Qualcuno ve li dirà questi nomi di mercato, parlerò col presidente perché questa situazione non va bene, Qui c'è da lavorare e si parla di calciomercato? Si parla di rifondazione? I tifosi devono fare il tifo per noi, non per la squadra virtuale. Sennò succede che qualche tifoso è andato da Eder a dirgli: vai via così prendiamo Sturridge. Questo non va bene".

A che punto è la sua Inter?
"È ancora una squadra inespressa. Abbiam fatto tanti punti e quindi poi c'è stata una grossa difficoltà. Alla fine però il campionato dirà la verità sul lavoro fatto: io vedo partecipazione, vedo disponibilità ad apprendere. Mentre prima c'era entusiasmo per le vittorie, ora c'è difficoltà per quelle che sono state le ultime prestazioni. Non ho visto una squadra in grossissima difficoltà. E vi tiro fuori un dato, quello dei pali: eravamo i più fortunati, no? Ora siamo quelli che ne hanno colpiti più di tutti, però non leggo titoli sui giornali".

Che modulo ha in mente per domani?
"Il modulo delle ultime partite è già stato un cambiamento. Funziona così: si mette giù sempre anche un'alternativa. Ha dato dei vantaggi ma la conoscenza del nuovo sistema non era così approfondita. Si sta sempre sul 4-2-3-1 che può diventare 4-3-3 grazie alle caratteristiche dei centrocampisti, che sanno coprire tutte le posizioni".

Come sta Candreva?
"Non l'ho mai messo in discussione. È uno di quelli che sicuramente alla fine i suoi numeri diranno esattamente che lui ha dato tutto, che avrà fatto un tot di gol, assist, metri, ecc.".

Totti sembra aver chiuso ad una possibile riconciliazione con lei.
"Segna un punto preciso su quello che è il nostro rapporto. Da parte mia ci sarà sempre la stessa apertura e disponibilità, che ho sempre avuto".

Brozovic titolare?
"No, ho scelto un altro".

Si fida della tenuta mentale del ragazzo?
"È un ragazzo splendido, la sua faccia e i suoi occhi lo raccontano alla perfezione. È facile diventare amici da Yann, gli vogliono bene tutti. È chiaro che diventano più pericolosi i complimenti. Ha tutte le carte in regola per diventare un buon calciatore, ma deve stare attento nel percorso di crescita".

Kondogbia sta facendo bene, le spiace non averlo in squadra?
"A me è dispiaciuto quando se n'è andato. L'ho allenato anche da solo, perché non voleva allenarsi con la squadra. La sua volontà è stata questa, non ho rimpianti, non potevo mica trattenerlo".

C'è stato un confronto con Brozovic?
"Certo, il giorno dopo abbiamo fatto le solite riunioni sulla partita, e dentro ci si mettono anche queste situazioni. Si è subito dispiaciuto già negli spogliatoio. È un timido, un introverso. Questo messaggio sui social di distensione è molto importante, lui ha timore di peggiorare la situazione. Quella che conta è la disponibilità che mette. Parte in panchina, ma se lo metto a partita in corsa mi darà tutta la sua qualità come ha sempre fatto. Poi a volte non ci si riesce, ma funziona così. Vuole bene ai suoi compagni di squadra".

Le parole di Skriniar.
"Avevo capito subito che era tutta colpa di una traduzione un po' così delle sue parole. Vedrete che rimarrà all'Inter per diversi anni".

Guarderà il Racing di Lautaro Martinez stasera?
"No, devo pensare alla partita di domani, devo anche dormire e organizzare".

Come stanno gli acciaccati, Karamoh e Lopez?
"Al di là delle cure del giorno dopo, non hanno avuto nessuna ricaduta. Stanno bene e sono pronti, si sono allenati".

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