Inter, i numeri della rinascita targata Pioli

In 11 gare giocate con il parmense in panchina, i nerazzurri hanno vinto 8 partite. Per l'assalto alla Champions va però migliorata la difesa

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Icardi ci aveva visto giusto, nel benedire l'arrivo di Pioli all'Inter. "Meglio un tecnico italiano, che conosca la Serie A, perché di tempo ne abbiamo perso già troppo", aveva detto prima che l'allenatore vincesse i casting per il dopo De Boer indetti dal club. Ci aveva visto giusto perché l'Inter non si ferma più. Nelle 11 gare dell'era Pioli sono arrivate 8 vittorie. La crescita della squadra è evidente. La Champions è tornata obiettivo possibile.

La qualificazione ai quarti di Coppa Italia contro il Bologna è l'ultimo successo di Stefano Pioli. L'Inter ha sofferto, si è fatta rimontare, ha evidenziato ancora problemi in difesa, ma alla fine ha vinto la settima partita consecutiva. In una situazione come quella nerazzurra, in cui recuperare il gap accumulato nella prima parte di stagione era il primo obiettivo che si chiedeva all'allenatore emiliano, il risultato era l'unica cosa importante e Pioli non ha fallito. E' riuscito a dare equilibrio a una squadra i cui i reparti in campo erano paurosamente scollati, ha dato certezze, adottando un modulo – il 4-2-3-1 – che ha rivitalizzato uno come Kondogbia, costato 40 milioni e disastroso nelle precedenti uscite. Idee e lavoro che hanno prodotto frutti importanti.

In campionato Pioli ha guidato l'Inter nelle ultime 8 partite, vincendone 6 (infilando le ultime cinque), pareggiando il derby all'esordio sulla panchina nerazzurra e perdendo solo a Napoli, quando la partita fu totalmente sbagliata. Risultati che hanno portato Icardi e compagni in corsa per l'obiettivo stagionale: la Champions League, ora distante 5 lunghezze. Certo la concorrenza mai come quest'anno è folta. In sei punti ci sono il Napoli al momento terzo (41 punti), la Lazio (40), il Milan (37 ma con un match da recuperare), l'Inter (36) e la sorprendente Atalanta (35). Tutte squadre che hanno dimostrato di poter ambire al terzo posto che garantisce i preliminari. L'Inter dell'ultimo mese e mezzo si è però prepotentemente rifatta sotto e questo di sicuro carica l'ambiente.

Per cercare di centrare il target, Pioli deve però risolvere un problema non da poco: l'Inter subisce troppi gol. In campionato ne ha incassati 10 in 8 partite, tanti considerando che in tre di queste ha vinto senza subirne. Col Bologna si è fatta rimontare dal 2-0, l'Europa League è un discorso a parte.

Pioli non è riuscito a centrare la qualificazione, ma la colpa non è certo sua. Ha ereditato una situazione già compromessa e si è giocato il pass al suo secondo match sulla panchina nerazzurra, perdendo 3-2 in casa del Beer Sheva. Nel torneo ha giocato solo due partite, vincendo quella casalinga con lo Sparta Praga, quando già la squadra era eliminata.

Nel complesso i numeri dell'allenatore parmense sono molto positivi. Pioli è una scommessa sin qui vinta. Il lavoro però è tutt'altro che terminato. Ora le sfide per il tecnico diventano interessanti. Tra queste non solo l'assalto al posto Champions e una solidità difensiva da registrare, ma anche la valorizzazione di Gabigol e una giusta alternanza tra i centrocampisti che con l'arrivo di Gagliardini (ottimo il suo inserimento in squadra) vedono ridursi gli spazi.

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