Joao Mario: "Ruolo? Mi adatto"

Il portoghese: "Mi piace giocare da 10, ma mi adatto a tutti i ruoli del centrocampo"

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Il giorno dopo la batosta in Europa League ad Appiano Gentile è il giorno di Joao Mario, il portoghese che ha debuttato contro il Pescara ma che non è iscritto alle liste per le coppe. E' il secondo acquisto più costoso della storia dell'Inter: "Il peso del cartellino? Quando c'è qualità e senti la fiducia di club e tifosi è tutto più facile". Poi un indicazione sul ruolo: "Giocare da '10' è il mio ruolo naturale, ma posso fare la mezzala".

"È un grande onore essere qui, ringrazio l'Inter per la fiducia dimostrata nei miei confronti. Il giorno del debutto con il Pescara è stato molto emozionante". Così Joao Mario, alla vigilia della supersfida di campionato contro la Juventus.

Sarà in campo, ovviamente, ma non è ancora chiaro in che posizione De Boer sfrutterà le sue caratteristiche: "Il mio ruolo naturale, quello nel quale ho giocato con lo Sporting, è quello del '10'. Ma posso giocare anche da mezzala, mi adatto a tutte le posizioni".

Contro la Juve l'Inter non è certo la favorita: "Sarà una sfida importante, la squadra farà bene. Conoscevo bene l'Inter e spero di trovarmi bene qui. Sfavoriti? Non è un problema giocare da sfavoriti, come ha dimostrato il Portogallo agli Europei".

Il primo contatto con in nerazzurri, svela Joao Mario, è stato con il ds Ausilio, prima della rassegna continentale. Ma come ha svelato il dirigente nerazzurro "sono 4 anni che volevamo Joao. Lo avevamo visto nella NextGen Series contro la nostra Inter di Stramaccioni, aveva qualità, ma lo Sporting non lo vendeva".

La scelta del numero 6 "perché è un numero di tanti grandi campioni del passato. Figo e Mourinho sono due grandi ex nerazzurri che hanno dato lustro al Portogallo. Io avrei potuto restare a Lisbona, ma volevo una nuova sfida".

La vittoria agli Europei come ispirazione: "Giocare con Cristiano Ronaldo ti fa aumentare automaticamente la mentalità vincente. Io voglio vincere sempre, non mi siedo sugli allori". L'Inter però stenta: "Sono stato pagato tanto ma quando c'è qualità e fiducia è più facile portare il peso. Sta a me dimostrare di valere tutto quei soldi. Ho un contratto di 5 anni, non posso dimostrare tutto e subito. L'atmosfera nello spogliatoio è positiva. C'è fiducia per migliorare".

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