Genoa, Preziosi: "Non ho paura"

Il presidente rossoblù contro le contestazioni dei tifosi: "Si incappucciano per non farsi riconoscere"

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Il clima a Genova, sponda rossoblù, è bollente. Ma Enrico Preziosi non si fa intimidire e sta dalla parte di Gasperini, il quale domenica dopo la vittoria con il Palermo ha attaccato una parte della tifoseria, che intimidisce e contesta tecnico e dirigenti: "La contestazione in sé non è un problema, se non per le volgarità scritte, però dietro allo striscione c'erano 4 o 5 incappucciati: alla faccia della trasparenza che chiedono al club".

"Non hanno nemmeno il coraggio di metterci la faccia. Vorrei tanto capire chi sono", spiega Preziosi, dopo avere incontrato a Pegli Gasperini e la squadra. Io sono tranquillo - ha aggiunto Preziosi -, non ho paura e non ho bisogno della scorta. Vedo tanta solidarietà in giro per Gasperini, è ovvio che ci sia anche la mia, queste cose sui tifosi io le avevo già. dette".

"Gasperini non ha fatto altro che esprimere il suo pensiero e lo ha fatto con coraggio, si è preso le sue responsabilità. Il resto conta poco", ha concluso Preziosi. "Certi tifosi vorrebbero decidere tutto, perfino scendere in campo. C'è per fortuna il 95% dei tifosi che apprezza gli sforzi del mister e mio, questo mi basta, vivo e lavoro per loro".

La scorsa domenica uno striscione apparso in gradinata dopo il vantaggio 1-0 del Genoa sul Palermo invitava allenatore e presidente a levarsi 'dal c...'. Gasperini, nel post partita, ha fatto i nomi di tre ultrà con i quali non è in buoni rapporti affermando che "i veri tifosi per me sono altri".

Grida di incitamento e applausi a Gasperini e alla squadra: questa l'accoglienza riservata dai tifosi del Genoa oggi a Pegli alla ripresa degli allenamenti. Per alcune ore sono sembrate lontane le tensioni che dividono la Gradinata Nord, quella degli ultrà, tra chi contesta presidente e allenatore e chi invece li sostiene. Durante l'allenamento a porte aperte un folto gruppo di tifosi ha riempito gli spalti, ha applaudito i giocatori e ha gridato a Gasperini: "Resisti, devi restare".

Anche Carlo Tavecchio ha voluto comunicare la sua vicinanza a Gian Piero Gasperini, dopo la denuncia (con nomi e cognomi) contro gli ultrà genoani. Il presidente della Figc, al termine dell'allenamento odierno a Pegli, ha telefonato all'allenatore assicurandogli sostegno e riconoscendo che il suo comportamento "dà il buon esempio".

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