Torino, Mihajlovic: "Prova di maturità, c'è fiducia e autostima: avanti così!"

E Paulo Sousa: "Fiorentina, niente alibi: troppi erorri"

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Una vittoria meritata. Una sconfitta per cui è inutile cercare alibi. Così Mihajlovic e Paulo Sousa al termine di Torino-Fiorentina. "Dopo il successo contro la Roma - ha commentato il tecnico granata - avevo chiesto una prova di maturità e così è stato. Questa è una squadra cha ha fiducia e autostima. Avanti così". Lucida l'analisi del collega viola: "Abbiamo provato a recuperare ma troppi errori. Dobbiamo crescere, inutile cercare alibi".

Non cerca e, soprattutto, non vuole concedere alibi ai suoi uomini Paulo Sousa che riconosce i meriti al Torino e bacchetta la Fiorentina per i tanti errori commessi: "Abbiamo avuto un buon approccio, la partita stata equilibrata e poteva succedere che alcuni episodi facessero la differenza. Dopo il primo gol abbiamo avuto due occasioni importanti ma non siamo riusciti a pareggiare, poi abbiamo giocato, abbiamo cercato di pareggiare e di vincere, abbiamo rischiato con i cambi che ci hanno dato più fisicità in attacco, l'abbiamo riaperta ma non siamo riusciti a fare il secondo gol. Dobbiamo cercare di migliorare a livello personale e collettivo. Proteste sul primo gol del Torino? Ci siamo arrabbiati perché il guardalinee e il quarto uomo hanno comunicato all'arbitro della presunta mano di Iago Falque ma l'arbitro non l'ha fischiata e la decisione è solo sua. Il contatto tra Rossettini e Kalinic? Già dall'anno scorso dico che tutti noi sbagliamo, io penso che gli arbitri prendono le decisioni per il bene del calcio. Va bene così, sappiamo che dobbiamo migliorare, queste decisioni sono importanti ma non cerchiamo alibi. Abbiamo fatto una buona partita contro una squadra forte. Non siamo riusciti a pareggiare ma non per colpa degli episodi arbitrali".

Pienamente soddisfatto per il successo e forse ancor di più per la prova di squadra. Così Sinisa Mihajlovic dopo la vittoria contro la Fiorentina: "Dopo aver vinto contro la Roma avevo detto che questa sarebbe stata la prova di maturità. E si è rivisto il vecchio cuore granata. I ragazzi hanno fatto bene: attaccato quando c'era da attaccare, difeso quando c'era da difendere. Ma non montiamoci la testa, e continuiamo a giocare così, con questo spirito. Giochiamo sempre per attaccare, magari rischiando qualcosa dietro, ma ci si diverte di più. Abbiamo preso fiducia ed autostima, adesso andiamo avanti così. Ed è un peccato forse che arrivi ora la sosta. Il Palermo non è la Roma o la Fiorentina, ma comunque una squadra che ci saprà mettere in difficoltà, e dobbiamo andare bene a giocarcela anche in trasferta".

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