Zdenek Zeman saluta l'Italia e sbatte la porta: "A Lugano cerco un'altra isola felice. Avevo detto sì al Pescara che però mi voleva gratis. Anche a Cagliari a dicembre mi proposero di rimanere se avessi rinunciato allo stipendio. Si vede che così funziona il calcio in Italia oggi". Ora per il boemo c'è una nuova avventura in Svizzera: "L'entusiasmo è lo stesso di vent'anni fa. Ci sono le premesse per fare un buon calcio".
Zeman si è raccontato a La Gazzetta dello Sport: "L'importante è giocare bene e far divertire la gente. Lugano è un gioiello e poi si parla italiano: spero di fare capire la mia idea di calcio a giocatori, tifosi e società. Non mi sento declassato, dal calcio svizzero sono arrivati in Serie A tanti giocatori e allenatori, da Shaqiri fino a Paulo Sousa".
Il suo ritorno al Pescara sembrava cosa fatta: "Soltanto un mese fa avevo dato la parola al presidente Sebastiani, che insisteva per riportarmi al Pescara. E ho rifiutato di parlare con altre quattro squadre che mi volevano offrire la panchina. Quando do la mia parola per me vale come una firma. Non è la prima volta che chi ho davanti ragiona in maniera differente. Ne resto deluso, ma non per questo cambio modo di agire. Ancora fino a martedì scorso Sebastiani mi ha ripetuto: lei è il nuovo tecnico. Poi ha cominciato ad elogiare il lavoro di Oddo, quindi non ha risposto più al telefono e alla fine mi ha fatto arrivare una proposta indecente...".
Non si è fatta attendere la risposta del presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, che ha di fatto sancito la fine dell'amore con l'allenatore boemo: "Io eviterei anche di rispondere a Zeman perché evidentemente purtroppo sono stato io - ha detto a margine della premiazione della società biancazzurra da parte della locale Camera di Commercio - a non capire in questi anni questo allenatore e soprattutto questa persona. Quello che ha detto è una cosa vergognosa e grave perché io come presidente del Pescara non ho fatto nessuna proposta indecente a Zeman, sapendo anche come il mister tiene ai fatti suoi. Ribadisco che nessuno lo avrebbe mai chiamato ci mancherebbe per venire gratis a Pescara. E' sempre bello parlare poi quando si toccano i fatti personali. Se c'è uno che non ha mantenuto la parola che aveva dato al Pescara non è certo il Delfino Pescara ma Zeman che tre anni fa disse che sarebbe stato un pazzo ad andare via e il giorno dopo invece ha lasciato Pescara. Il mister però è così e forse più passa il tempo, più capisco quelle persone che lo avevano catalogato in un certo modo".
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