"Il Barcellona è già a più due". In Spagna, si sa, la pazienza è poca quando si tratta di Real Madrid e lo scialbo 0-0 contro il neopromosso Sporting Gijon non aiuta Benitez a convincere gli scettici. L'ex tecnico del Napoli ha detto "Ci è mancato l'ultimo passaggio" ma le difficoltà evidenziate dai Blancos sono ben altre: fragilità difensive, poche idee sulla trequarti avversaria e, di conseguenza, poche occasioni veramente pericolose.
Dato ad Abelardo, tecnico dello Sporting, i giusti meriti (squadra corta ed aggressiva), è impossibile non sottolineare la scarsa determinazione del Real. Senza Benzema e Coentrao (entrambi infortunati ma soprattutto in odore di mercato) e con Jesé preferito per oltre 50 minuti a James Rodriguez, il Madrid ha reclamato un rigore su Cristiano Ronaldo senza fortuna e si è arreso alla buona prestazione del portiere avversario Cuellar. Benitez ha anche provato la mossa Kovacic, entrato al 25' della ripresa, senza grossi risultati.
"Sono ottimista, la squadra ha carattere e pesonalità: i gol arriveranno" ha detto Rafa. Dalle parti del Vesuvio, qualcuno sorriderà: sono le parole che ha ripetuto nelle due stagioni azzurre e non a caso questo Real assomiglia tremendamente a quel Napoli. Grande giro palla, buona produzione offensiva ma alla resa dei conti zero gol e fragilità difensive, soprattutto sugli esterni. Il Bernabeu spinge, sabato Benitez dovrà già dimostrare contro il Betis di meritare il Real.
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