Ibrahimovic: "Dopo l'infortunio volevo giocare gratis perché non ero più lo stesso"

Lo svedese racconta il suo periodo difficile al Manchester United: "Per rispetto della squadra e di Mourinho ho spesso chiesto di fare giocare qualcun altro al mio posto"

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Per alcuni è superbo e arrogante, per altri è semplicemente consapevole dei propri mezzi e sicuro di sé. Di certo a Ibrahimovic non manca la personalità e nemmeno la professionalità, visto che - udite, udite - ai tempi del Manchester United, dopo l'infortunio al crociato, aveva proposto ai Red Devils di giocare gratuitamente per un motivo da lui stesso spiegato alla Bbc: "Prima dell'infortunio il Manchester United aveva uno Zlatan. E io non ero ancora pronto per essere quello Zlatan".

Parole chiare e semplici quelle di Ibra, che racconta diversi aneddoti legati alla sua esperienza allo United. Dopo il ko al ginocchio nell'aprile 2017, allo svedese sono serviti diversi mesi per recuperare da un problema di non poco conto. "A volte il mister (mourinho, ndr) mi avrebbe convocato - rivela Zlatan -, ma io gli dicevo: 'No, non sono ancora pronto. Non voglio deludervi'".

Ibra è uno dagli stadard altissimi, nel senso che da se stesso pretende il massimo e quando questo non è possibile - come nel periodo successivo all'infortunio con lo United - meglio allora farsi da parte: "Per rispetto della squadra, dei miei compagni e dell'allenatore ho spesso detto 'Fate giocare qualcun altro che sicuramente sta meglio di me'. Mi sono alzato e l'ho detto, anche se sono Zlatan".

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