Chelsea, Conte: "Porterò la mia famiglia se rimango"

Le parole del manager riaccendono una speranza nella tifoseria dell'Inter

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Del futuro Antonio Conte parlerà dopo la finale di FA Cup contro l'Arsenal il 27 maggio, ma le possibilità che dopo la vittoria della Premier il tecnico rimanga a Londra sono molto alte. Tanto che i tifosi dell'Inter si sono quasi rassegnati, ma a riaccendere la speranza arriva un'intervista a 'La Repubblica'. E il passaggio chiave è: "Se rimango, la famiglia verrà a stare con me". Per il momento è poco, ma non c'è una chiusura netta al ritorno in Italia.   

"L'entusiasmo degli italiani mi inorgoglisce - ha spiegato Conte - lo share della Premier in televisione è salito anche per il Chelsea, al di là di simpatie o antipatie per me. Le speculazioni sul mio futuro sono normali. Mi sento fortificato, sul lavoro resto intransigente, ma sono più flessibile. Ho imparato a chiudere gli occhi: per esempio quando vedevo mangiare uova strapazzate prima della partita. Di un Paese devi accettare le tradizioni. E parlarne la lingua, per rispetto. Avevo basi scolastiche, è stata una montagna da scalare. Però non c'è lingua che tenga, se non sai trasmettere: tanti professori universitari non sono bravi insegnanti".


"Questo è già un grande club - aggiunge il manager - però ha alzato una Coppa Campioni e poi è uscito al primo turno, ha vinto una Premier e poi è arrivato decimo. Deve trovare stabilità al top". Poi sulle sue esultanze contagiose: "Sono spontanee, sia quando abbraccio i ragazzi, sia quando mi tuffo tra i tifosi. All'inizio i giocatori erano un po' rigidi".  

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