Bundesliga: il Lipsia cade a Francoforte, Eintracht al terzo posto

La squadra di Hasenhuttl condannata da Chandler e Boateng: finisce 2-1. Durante la gara grande contestazione dei tifosi contro il posticipo del lunedì

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A tre giorni dal ritorno di Europa League con il Napoli, il Lipsia perde 2-1 a Francoforte nel posticipo della 23ª giornata di Bundesliga. Succede tutto nel primo tempo: ospiti avanti con Augustin al 12', ma Chandler (21') e Boateng (25') ribaltano il risultato in favore dell'Eintracht che con questa vittoria scavalca proprio Lipsia (ora quinto) e Leverkusen, guadagnando la terza posizione alle spalle del Dortmund.

In campionato Hasenhuttl ridisegna il suo Lipsia. Non ci sono Bruma e Timo Werner, i due uomini che hanno giustiziato il Napoli al San Paolo. Panchina anche per Poulsen e campo per Lookman, Sabitzer e Augustin che vanno a comporre il tridente offensivo. Nel 3-4-1-2 dell'Eintracht invece, Wolf agisce alle spalle di Rebic e Haller. Si comincia con qualche minuto di ritardo: in Germania è in corso una polemica per la decisione delle federazione di ripristinare il posticipo del lunedì e per protesta un nutrito gruppo di tifosi locali si assiepa alle spalle della porta del Lipsia in una posizione non consentita dal regolamento. Dopo un paio di richiami dello speaker l'ordine viene ristabilito e si può partire. Le conclusioni di Boateng e Lookman battezzano il match ma non fanno male e per assistere al primo momento chiave bisogna aspettare il 12' quando il Lipsia passa in vantaggio. Demme e Lainer dialogano sull'out di destra e il terzino appoggia al centro per Augustin che si fa trovare puntuale e di prima intenzione batte Hradecky. La reazione della squadra di Francoforte è guidata da Chandler che al 13' manda alto un tiro a giro, ma al 21' non sbaglia e fa 1-1 mettendo in rete una sponda di Abraham sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Poco dopo la rimonta è addirittura completata: al 25' Rebic scatta in contropiede e serve Boateng che finalizza comodamente dal cuore dell'area. Gli ultimi brividi di un primo tempo divertente arrivano per un rigore prima concesso al Lipsia (presunto fallo di Rebic su Sabitzer) e poi revocato dal Var e per un gran salvataggio di Gulacsi su Rebic, ancora devastante in campo aperto. Anche l'avvio della ripresa è posticipato di diversi minuti per le intemperanze dei tifosi che danno vita ad un episodio senza precedenti: pochi istanti prima del fischio d'inizio il terreno di gioco viene invaso da centinaia di palline da tennis lanciate dagli spalti. Attimi di incredulità tra i giocatori che poi sono i primi ad aiutare gli addetti al campo nelle operazioni di sgombero. Al via del secondo tempo gli ospiti provano a fare la partita alla ricerca del pari, l'Eintracht si difende e riparte. Le emozioni però stentano ad arrivare nonostante il Lipsia diventi a trazione anteriore con gli ingressi di Poulsen, Forsberg e Werner. Di fatto non succede più nulla di eclatante. La gara diventa molto cattiva come testimoniano i sei gialli distribuiti dal signor Zwayer nei secondi 45', l'undici di Hasenhuttl produce poco e nulla nonostante un forcing costante, i padroni di casa controllano senza rischiare nulla e portano a casa un risultato che tutto sommato è meritato.

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