San Siro e Milan-Stadium: oggi si apre il sipario 

Il vertice in Comune col sindaco Pisapia, il presidente Thohir e l'ad Barbara Berlusconi è durato un'ora e mezzo

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San Siro, domani. Come sarà? Oggi in Comune, dinanzi al sindaco Giuliano Pisapia, il presidente dell'Inter Erick Thohir, e l'ad del Milan Barbara Berlusconi, il primo summit allargato per mettere a punto tre progetti: il look di San Siro per la finale di Champions 2016; il nuovo San Siro tutto interista a partire (si presume) dal 2018; il nuovo stadio-Milan, quel gioiello di tecnologia e architettura che per ora è un progetto, in attesa che diventi realtà nell'area ex Fiera, sempre nel 2018.E' la suggestione del Nuovo Calcio cui ci si prepara. Inter e Milan, per risorgere, cominciano da un progetto ricco e ambizioso. Il nuovo stadio a Milano è una storia che si allunga fin dagli anni Sessanta, quando Angelo Moratti voleva già una alternativa interista a San Siro. Negli anni Novanta era diventata una priorità di Silvio Berlusconi per un nuova Casa rossonera, poi è toccato a Massimo Moratti. E da un paio di anni la famiglia Berlusconi ha messo mano al progetto vero e proprio: prima con Casa-Milan, ora con lo stadio.All'incontro in Comune, presenti anche il vicesindaco Lucia De Cesaris, l'assessore allo Sport Chiara BIsconti, l'ad interista Bolingbroke e il dg Fassone, e il direttore stadio rossonero Cefaliello. L'incontro è cominciato poco dopo le 17, e si è concluso alle 16,30. All'uscita da Palazzo Marino, né Thohr né Barbara Berlusconi hanno rilasciato dichiarazioni.

E poi, a chi chiede chiarimenti sulla vicenda-Milan, ecco che arrivano le parole di Marina Berlusconi, presidente di Fininvest. "E' una fase molto delicata, si impone il silenzio". Lo afferma il presidente di Fininvest, Marina Berlusconi, rispondendo ai giornalisti a proposito delle trattative, in particolare con la cordata guidata da Bee Taechaubol, per la cessione di una quota del Milan. "Sono state dette tante cose inesatte e non vere: è una fase delicata, il silenzio è d'obbligo", ripete Marina Berlusconi a margine dell'assemblea di Mondadori a Segrate (Milano), altra società della quale è presidente.

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