Montella, il giorno dopo: "Difesa a 3, difesa a 4: dobbiamo saper fare tutto"

Il tecnico a MilanTv: "I troppi complimenti di agosto ci hanno un po' distratto. Impariamo a soffrire. Ho sbagliato anch'io, come no?"

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Il giorno dopo, Vincenzo Montella ai microfoni di MilanTv. Quel che resta della batosta laziale è il tema di un discorso più pacato, per capire e far capire. Cosa resta del 4-1, solo cose brutte? "E' stata una brutta sconfitta, e abbiamo dormito poco e male. Ma si possono trarre degli spunti individuali e crescere come squadra e individualmente. Qualcosa di positivo c'è stato anche durante la partita. Abbiamo perso meritatamente, ma abbiamo avuto soltanto - e dico soltanto, rispetto al risultato - 15 minuti in cui abbiamo staccato completamente la spina tra il primo e l'ultimo gol, tra il primo e il secondo tempo: è stata la nostra più grande mancanza. Avevamo iniziato la partita in maniera netta e così come lo è stata a metà del secondo tempo. Poi gli ultimi 15 minuti c'è stato un arrembaggio, anche se sterile, da parte nostra".

Fine primo tempo, sotto di due gol. Comincia la ripresa, è anziché reagire la squadra piomba nel buio assoluto. Che problema sarà? "Si risolve con il tempo, con il lavoro e con un pizzico di umiltà in più. Sono cose visibili, sicuramente la voglia non è mancata. E' mancata un po' di fiducia. Dobbiamo lavorare. Noi veniamo da due mesi in cui abbiamo fatto tantissimi acquisti e, soprattutto, abbiamo ricevuto tutti dei complimenti e continuamente. Questo evidentemente ci ha distratto un po'. Adesso abbiamo capito che il calcio italiano è questo, che bisogna soffrire. E che non sempre si può provare a giocare meglio degli avversari. Conta di più la sostanza. La squadra ha iniziato la partita con un'autorevolezza impressionante rispetto alla difficoltà della gara. Manca la mentalità in termini di capire il tipo di partita, anche all'interno della stessa gara. Dobbiamo imparare a soffrire e a essere un po' più pratici".

E lei Montella che cosa può rimproverarsi? "Quando si perde mi piace analizzarmi e capire dove posso aver sbagliato o dove avrei potuto fare di più e ieri ci sono stati tanti elementi dove avrei potuto fare di più".

Ora il quesito che tutti si impongono, che poi sembra una necessità per ripartire. La difesa a tre. La vedremo giovedì in Europa? "Noi dovremmo imparare ad essere polivalenti e a cambiare anche in corsa. Non lo ricordano tutti, forse, ma noi abbiamo già giocato a tre dietro con altri interpreti in Europa League. Romagnoli c'era, è l'unico centrale difensivo mancino dei sei che abbiamo in rosa e sicuramente era già programmata la possibilità di riproporre la difesa a tre qualora ci fosse stata la possibilità di provarla in allenamento. Giovedì mi aspetto una reazione mia e della squadra. Lo dobbiamo a noi stessi, alla società e ai tifosi. Non farei un dramma più di quello che è necessario. Veniamo da una pessima figura. Voglio vedere un atteggiamento di fiducia. Voglio vedere la fame necessaria per giocare a certi livelli".

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