Montella e il Milan verso il sì. Pippo deve scegliere 

Il dopo-Inzaghi porta al tecnico viola per un Milan giovane e italiano. Inzaghi: Verona, Sassuolo o Cesena

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Fra il Milan e Vincenzo Montella si riapre il discorso (forse mai tramontato). E Pippo Inzaghi ha capito che il futuro in rossonero non gli appartiene: Sassuolo, Verona o Cesena in Serie B. Da qui può ripartire. Mentre Walter Zenga scalda il suo cuore-Samp e Sinisa Mihajlovic aspetta il finale di stagione per partire verso l'avventura-Napoli. Il punto allenatori.

I risultati del Milan sono quello che sappiamo. La delusione alla Fiorentina, dopo la lunga illusione, è un amaro fine stagione. E le due panchine (Inzaghi e Montella) sono a fortissimo rischio, se non già segnate.
Al Milan (vedi anche le parole di stamane del presidente Berlusconi) si prepara il dopo-Pippo e da quanto risulta stanno tramontando quelle idee forti che portavano ad Ancelotti (verso il City) e Conte (resta in azzurro). Così riprende vigore Vincenzo Montella, nell'ambito di un progetto Milan giovane e italiano. A Firenze la strenua voglia di tenersi stretto Montella non c'è più e la clausola di rescissione può essere aggirata.
Inzaghi ha sempre voglia di allenare, e lo dice ogni volta che glielo si chiede. Per lui ci sono varie possibilità: una a Verona, l'altra al Sassuolo (Squinzi lo voleva già nell'estate 2013). La terza chance è in Serie B, per la ricostruzione del Cesena.
Alla Samp da giorni si parla di Walter Zenga, e l'idea piace molto all'Uono Ragno, che intanto si sta impegnando per portare a casa-Samp (se ci andrà) il portiere Mirante. Mentre Mihajlovic attende la fine del campionato e la scelta finale del Napoli: l'addio a Benitez perché Sinisa apra le porte al "suo" progetto azzurro.

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