Lazio-Milan 4-1: Immobile super

Per Ciro tre gol e un assist. La squadra di Montella sembra aver dimenticato tutto quello che ha fatto ad agosto

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Lazio-Milan 4-1. Di fronte a uno scatenato Ciro Immobile (tre gol e un assist), il bel Milan del mese di agosto diventa un nostalgico ricordo. Tante lodi per sei partite andate bene, tante critiche oggi per una partita nella quale la squadra di Montella non è esistita: in difesa, a metà campo e in attacco. Per Inzaghi, un successo -clamoroso- che riporta il gruppo ai livelli di certezze dell'ultima stagione. Bravo.

Le prime verità, reciproche. La Lazio per capire di che pasta è fatta nel dopo-Biglia. Il nuovo Milan al primo impatto con un avversario-top, dopo l'abbuffata di sei vittorie d'agosto. E qualcosa non quadra in casa rossonera: un buon avvio, dieci minuti con i laziali in paziente attesa, due conclusioni -non granché- di Kessie e Borini, facili prede di Strakosha, poi il silenzio.
Da lì, si è mossa la squadra di Inzaghi, sempre in vantaggio a metà campo con Parolo, Lucas Leiva, Lulic e il saggio Milinkovic, e con pochi pensieri per tenere a bada Borini, Cutrone e un Suso a sorpresa fuori dalla partita, perlomeno nel primo tempo. Così le buone premesse rossonere sono svanite presto e un passo alla volta, al traino di Immobile, la Lazio si è presa il campo, senza nemmeno badare al ko di Wallace, costretto a uscire dopo 15' per far posto a Bastos.
Proprio Bastos al 17', a mezzo metro dalla linea di porta, ha mancato la deviazione del vantaggio su azione di calcio d'angolo. Prologo di un predominio bianco-celeste che si è materializzato sul finire del tempo. Con Ciro Immobile che ha illuminato la scena: prima col in rigore vincente, per il danno (sciocco davvero) procurato da Kessie su Luis Alberto al 38', poi col destro-girata al volo su idea di Lulic, perfetta sintesi delle doti di un campione al 42'. Doppio vantaggio. Con merito.
Ripresa. Merito che si espande in avvio di ripresa, coi milanisti che vivono 120 secondi di incubo, incapaci di ogni cosa e infilati due volte ancora dallo scatenato Immobile, solo davanti a Donnarumma al 3', poi al 5' da Luis Alberto in contropiede (assist di Immobile) per un incredibile 4-0. Uno stordimento milanista difficile da decifrare, intorno al quale Montella -finalmente- interviene inserendo Kalinic e Calhanoglu per gli impalpabili Cutrone e Borini. Non che gli altri rossoneri siano stati fin qui meno peggio. Ma qualcosa là davanti bisogna saper osare.
Il gol di Montolivo all'11', su un pallone vagante in area laziale, non è nemmeno una consolazione. Bisogna trascinare alla fine questa partita-no, e ripartire, magari evitandosi un diluvio di gol, come potrebbe accadere. La domenica super di uno straordinario Immobile e quella normale, buona, dei laziali è la faccia che si contrappone a un disastro milanista che va oltre ogni peggiore attesa.
Lo stesso Immobile, nel cuore delle ripresa, ha due palloni per portare a cinque il bottino dei suoi. Ma non è servito andare oltre, in questo pomeriggio magico per i laziali e disastroso per un Milan che dopo le fiamme d'agosto si spegne al primo impatto con una squadra di alto livello. Che ci sia molto lavoro da lavorare, è evidente. Da soffrire quanto non si sa.

Strakosha 6,5 - Quanto conta il portiere dietro un 4-1 così largo e comodo? Conta, perché fa tutte le cose come si deve.
Radu 7 - L'asse di sinistra (con Lulic) azzera ogni velleità di Suso e del giovane Calabria.
Leiva 7 - Altro che nostalgia di Biglia. Là nel mezzo, si prende il posto di potere.
Luis Alberto 7 - C'è il suo apporto pieno nel rigore che si procura, e nella confezione del quarto gol, oltre a una prova di piena efficienza.
Immobile 9 - Dei tre gol messi a segno, il secondo è un prodigio. Mette in crisi Bonucci, Musacchio manco lo vede, l'assist per Luis Alberto è una delizia.
Donnarumma 5,5 - Colpe sui gol? Diciamo nessuna, trovandosi faccia a faccia con laziali solitari, Immobile su tutti. Ma non c'è modo di dare sufficienze ai rossoneri.
Bonucci 5 - Il leader e capitano non è lui, non è ancora lui. In una difesa tutta nuova, c'è molto da imparare. E da insegnare.
Biglia 5 - Troppe attese, troppo lavoro andato in fumo e forse anche tensioni eccessive.
Cutrone 5 - L'impatto con una squadra-top riporta il giovane sulle linee di competenza. La grande scena è pane duro da masticare.

LAZIO-MILAN 4-1
LAZIO (3-4-2-1): Strakosha 6,5; Wallace sv (15' Bastos 6,5), De Vrij 6,5, Radu 7; Basta 6,5, Leiva 7, Parolo 6,5, Lulic 7 (20' st Lukaku 6,5); Milinkovic-Savic 7, Luis Alberto 7; Immobile 9. A disp.: Vargic, Guerrieri, Patric, Luiz Felipe, Marusic, Crecco, Di Gennaro, Murgia, Palombi, Caicedo. All. S. Inzaghi 7,5 
MILAN (4-3-3): Donnarumma 5,5; Calabria 5, Bonucci 5, Musacchio 5, Rodriguez 5; Kessie 5, Biglia 5, Montolivo 5; Suso 5 (29' st Bonaventura sv), Cutrone 5 (11' st Calhanoglu 5,5), Borini 5 (11' st Kalinic 5,5). A disp.: Donnarumma A., Storari, Abate, Zapata, Romagnoli, Antonelli, Locatelli, Mauri, André Silva. All. Montella 5.
ARBITRO: Rocchi
MARCATORI: 38' Immobile (L) rig, 42' Immobile (L), 3' st Immobile (L), 5' st Luis Alberto (L), 11' st Montolivo (M)
AMMONITI: Lulic, Parolo (L), Bonaventura (M)
ESPULSI: Parolo (L) al 47' st per doppia ammonizione
NOTE: --

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