Di Francesco: "Dzeko c'è, può giocare e spero che resti tutta la stagione"

Il tecnico: "Ho scelto di allenare la Roma e accetto le difficoltà. Ed è l'ora di tornare a vincere"

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L'irrisolto caso-Dzeko. L'irrisolto problema della "non vittoria" che ha preso casa nella Roma giallorossa. Verso Roma-Sampdoria, appena giocato a Marassi il recupero di settembre, verso questa sfida che per Di Francesco ha i soliti sapori: molto forti. Il quinto posto è sì il sogno spezzato di restare più vicini alla coppia di testa. Ma fa parte anche delle garanzie da Champions che questa Roma vuole ritagliarsi. Le parole del tecnico.

Situazione infortuni e la stretta necessità: "Perotti ed El Shaarawy li convoco. Uno dei due gioca. De Rossi è da valutare. Gonalons è fuori. Dopodiché io aspetto i gol, ultimamente ne facciamo pochi, troppo pochi. Le occasioni ci sono, dobbiamo fare meglio: è questo il nostro difetto, i gol non fatti, non quelli subiti".
Il mercato: Dzeko ed Emerson Palmieri, cosa succede? "C'è una tratattiva in corso, e lo sapete. Ma nessun tipo di vincolo sull'utilizzo. Sono due giocatori che possono scendere in campo e sarò io a decidere. Il momento è così, il mercato ha le sue esigenze e le sue scadenze. Il problema di quetso periodo riguarda anche gli infortuni, tanti e tutti insieme: si è fatto meno turn over e sono capitate certe cose, devi sceglere i giocatori anche dal punto di vista mentale, non solo fisico".
La settimana di vacanza ha nuociuto? "A cinti fatti sì, e dovremo valutare cert situazioni. Non è stata gestita bene, non c'è stata la giusta attenzione, giocatori compresi".
Il mercato e la sua posizione: qual è? "Ho chiesto Messi, mi hanno detto che non è possibile. Non faccio i conti in tasca ad altri. Non credo che io o la Roma ci volessimo privare di giocatori importanti. Potete dire che sono aziendalista, come vi pare. Ci siamo trovati dinanzi a qualcosa di inaspettato. Le risposte non le devo dare io, parlerà il direttore. Io Dzeko ce l'ho a disposizione, mi auguro che ci rimanga per tutta la stagione. Per il resto faccio questo lavoro e cerco di farlo al meglio. Ci sono delle cose chiare che mi sono state dette, o accetti o te ne torni a casa. Ho scelto di allenare la Roma anche nelle difficoltà".

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