Scontri a Sassari: individuati 66 tifosi del Cagliari

Per gli ultrà facinorosi potrebbe scattare un Daspo di 8 anni

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A due giorni dagli scontri tra ultrà di Cagliari e Torres che hanno devastato Sassari, sono stati identificati e fotografati 66 tifosi cagliaritani rientrati su tre bus noleggiati a Pula. La perquisizione ha permesso agli agenti di recuperare una ventina di bastoni rinforzati, pietre e anche alcuni fumogeni e sembra anche una bomba carta. Ora i facinorosi rischiano provvedimenti pesanti, con l'ipotesi di un Daspo collettivo anche di otto anni.

Come riporta l'Unione Sarda, secondo una prima ricostruzione emerge che, alla base della guerriglia, ci sarebbe una sfida lanciata dai tifosi della Torres sui social network: "Non avete il coraggio di presentarvi a Sassari".

L'annunciato vertice in Prefettura, a Cagliari, a due giorni dagli scontri fra ultrà non c'è stato. All'incontro c'erano due dirigenti, in rappresentanza del presidente Giulini, ma l'incontro sull'ordine pubblico e sui problemi delle tifoserie non si è tenuto.

Una riunione c'è, comunque, stata ma il tema principale affrontato è stata la questione migranti. Al termine, sia la prefetta Perrotta che il questore Gagliardi si sono soffermati sugli scontri. "Ha funzionato tutto - ha spiegato il questore ai cronisti - visto che abbiamo identificato, fotografato e ripreso 66 persone". "Serve la repressione - ha aggiunto la prefetta - ma occorre anche coinvolgere l'intera società nel processo di de-radicalizzazione del tifo".

in vista della prossima partita di campionato (il 2 aprile) con il Palermo, la Questura del capoluogo siciliano ha vietato la trasferta ai tifosi del Cagliari. La notizia è riportata sul sito del Palermo Calcio, dove si precisa che è stata inibita la vendita dei biglietti per il settore ospiti a tutti i residenti in Sardegna.

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