Mancini, voglia di Nazionale: "Allenarla sarebbe una cosa straordinaria"

Il tecnico sull'ipotesi di diventare ct: "Sarebbe un prestigio enorme"

  • A
  • A
  • A

Roberto Mancini continua a lanciare messaggi per la panchina della Nazionale. "L'Italia? Credo che un giorno allenare la Nazionale possa essere una cosa straordinaria, di un prestigio enorme - ha spiegato il tecnico in lizza per il ruolo di ct azzurro -. Ora però ho un contratto con lo Zenit, devo fare del mio meglio. Cercare di vincere ed è giusto che sia così". "Quando uno è all'estero, sente sempre la mancanza del suo Paese", ha aggiunto.

"Quando siamo in Italia critichiamo, a volte giustamente - ha proseguito Mancini -. Poi, perà, vai all'estero e la mancanza la senti, anche quando vedi giocare la Nazionale ti riattacchi al passato, a quando eravamo giovani, gli anni 70, che vedevamo le partite dell'Italia". "Eravamo emozionatissimi - ha continuato -. Anche questa è una cosa importante e, comunque, in futuro non si sa mai nella vita...". Quasi una dichiarazione d'amore nei confronti del fascino e del prestigio della maglia azzurra.

Quanto invece al momento del calcio italiano, Mancini è meno malinconico. "Noi abbiamo vissuto gli anni più belli del calcio italiano ed ora non può essere come prima, anche perché sono state fatte tante cose sbagliate, che vanno cercate di migliorare e credo lo si possa fare, anche perché il calcio in Italia è una componente importante nella vita di tutti i tifosi", ha spiegato.

Tutto nonostante la clamorosa eliminazione dai Mondiali. "Credo che sarà un grande mondiale a livello di organizzazione, hanno costruito stadi molto belli, e l'organizzazione ce l'hanno, perché comunque non vogliono fare brutta figura e non credo che la faranno - ha precisato Mancini -. Saranno al top. È un dispiacere che non ci sia l'Italia. La volevano tutti qua".

Poi qualche battuta su un eventuale ritorno in Premier League: "Mi piacerebbe fare esperienze in altri campionati, però è chiaro che la Premier League è forse il campionato più bello". "Ci tornerei, ma andrei in una squadra che non vince da tempo, perché andare in quelle che vincono sempre, insomma", ha aggiunto. "Il campionato inglese è bello perché i giocatori danno tutto sia in partita che in allenamento, gli stadi son sempre pieni, ogni partita che fai c'e' un grande pubblico e tanto entusiasmo - ha proseguito -. Ogni competizione, in ogni stadio; giochi una partita di Carling Cup e lo stadio è pieno". "E' tutto quello che gira intorno alla Premier League - ha concluso il tecnico jesino -. La vera bellezza penso sia la globalità della Premier League".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti