Atletica, Europei: staffetta 4x100 uomini squalificata, azzurre settime

Straordinario Duplantis, oro con record nell'asta a 18 anni

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Si sono chiusi senza altre medaglie gli Europei di atletica di Berlino. Il bottino dell'Italia resta così di quattro bronzi, con l'ultima delusione della staffetta 4x100 di Tortu e compagni, squalificata in semifinale per cambio irregolare. La staffetta femminile chiude la finale al settimo posto. La serata è stata caratterizzata da una splendida finale dell'asta maschile, con il 18enne svedese Armand Duplantis oro con 6,05 metri.

DELUDE LA STAFFETTA MASCHILE - C'era attesa per la staffetta 4x100 azzurra, con Filippo Torti a guidare un quartetto composto anche da Federico Cattaneo, Fausto Desalu e Davide Manenti. La qualificazione alla finale era l'obiettivo minimo, per un quartetto in grado di puntare anche al podio. In semifinale arriva un terzo posto tirato per i capelli, con un 38”82 che non convince. Ma il gelo cade poco dopo, quando gli azzurri vengono squalificati per cambio fuori settore tra Desalu e Manenti. Così sfuma il primato di portare tutte e quattro le staffette azzurre in finale, cosa che all'Italia non accade dal 1998. La finale, ultima gara degli Europei, vede poi il trionfo della favoritissima Gran Bretagna in 37”80 davanti alla Turchia di uno straordinario Guliyev (37”98, record nazionale) e all'Olanda (38”03, record nazionale).

STECCHI UNDICESIMO - Era stato già bravo a entrare in finale di salto con l'asta, Claudio Stecchi. Arrivato tra i migliori dodici d'Europa, Stecchi fa 5,30 e poi 5,50 alla prima prova, ma i 5,65 sono misura troppo ambiziosa per lui, almeno per ora. Così finisce undicesimo in una finale che di lì a poco diventerà straordinaria, con ben quattro uomini capaci di fare 5,90 o meglio, emozioni a non finire e un risultato che sembra un vero e proprio passaggio di consegne: il campionissimo francese Renaud Lavillenie, infatti, nonostante un notevole 5,95 non va oltre la medaglia di bronzo. Davanti a lui due giovanissimi: l'argento va al ventunenne russo Timur Morgunov (6,00), l'oro va al predestinato svedese, 18 anni appena, Armand Duplantis, che con un clamoroso 6,05 stabilisce il nuovo record mondiale Under 20 in quella che, per distacco, è stata la gara più bella dei campionati.

MATTUZZI NON SI MIGLIORA - Discorso simile a quello di Stecchi va fatto anche per Isabel Mattuzzi, già straordinaria nell'entrare in finale nei 3000 siepi togliendo ben 16 secondi al proprio precedente personale. In finale, partita subito su ritmi notevoli, ha provato ad andare ancor più forte, ma nel finale le finiscono le forze e chiude quindicesima e ultima, ma comunque sotto al suo vecchio personale. La gara viene vinta dalla tedesca Gesa-Felicitas Krause (9'19”80) davanti alla svizzera Schlumpf e alla norvegese Grovdal.

STAFFETTA DONNE SETTIMA - Le ragazze azzurre, a differenza dei più attesi uomini, non mancano l'ingresso in finale: Johanelis Herrera, Gloria Hooper, Irene Siracusa e Audrey Alloh non corrono una grandissima semifinale, ma il 43”74 vale loro il terzo posto ed il passaggio diretto tra le migliori otto. In finale le azzurre si migliorano, stabiliscono il loro miglior tempo dell'anno (43”42) ma non vanno oltre il settimo posto. L'oro va alla Gran Bretagna di una straordinaria Dina Asher-Smith (41”88 per le britanniche); argento all'Olanda (42”15), bronzo alla Germania (42”23).

GLI ALTRI TITOLI DI OGGI - E' la Gran Bretagna a far festa nei 1500 metri femminili, con la vittoria di Laura Muir (4'02”32) davanti alla polacca Ennaoui e all'altra britannica Weightman. Nei 5000 metri femminili è la favorita olandese Sifan Hassan a conquistare l'oro con il record dei campionati (14'46”12). Argento alla britannica McColgan, bronzo alla turca Can. Il lancio del martello donne vede l'ennesimo show della polacca Anita Wlodarczyk, che con 78,94 metri stabilisce anche il record dei campionati. Argento, ma a oltre cinque metri di distanza nonostante il record di Francia, per la transalpina Tavernier (74,78); bronzo all'altra polacca Fiodorow (74,00). Il salto triplo maschile va al portoghese Nelson Evora con 17,10 metri. Alle sua spalle l'azero Copello, bronzo al greco Tsiamis.

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