Mondiali Volley, cuore Polonia: 3-2 agli Usa, è ancora finale col Brasile

I campioni del Mondo vanno sotto due set a uno, ma rimontano in una gara stupenda: ora l'appuntamento per l'oro

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La Polonia vince la seconda semifinale dei Mondiali di volley a Torino e si guadagna la finale contro il Brasile, domenica alle 20:30. Campioni del Mondo che si impongono 3 set a 2 (25-22, 20-25, 23-25, 25-20, 15-11). Prova di gran cuore, dopo essere stati sotto due set a uno contro un team Usa che sembrava a un certo punto in controllo del match. Americani alla finale per il bronzo contro la Serbia.

Partenza forte degli Stati Uniti che vanno subito sul 4-1, costruendo bene. Reazione immediata della Polonia, che passa avanti sull'8-6 al primo time out tecnico e poi scappa addirittura 14-7. Gli americani, se messi sotto pressione al servizio e al muro, iniziano a sbagliare un po' troppo, specie con Sander e Russell. Tra i polacchi, Kurek e Kubiak fanno la parte del leone. Polonia superiore in tutti i fondamentali e che dilata il suo vantaggio, nel finale riemergono gli americani con Anderson che entra in partita ma la Polonia chiude 25-22.

Inizio di secondo set più equilibrato, con le squadre che si ribattono colpo su colpo. Anderson da una parte e Kurek dall'altra danno spettacolo, inizia a sbagliare qualcosa in più anche la Polonia, che però, dopo un primo tentativo di allungo statunitense (13-10), reagisce subito. Il testa a testa prosegue per più di metà parziale, fino a un nuovo allungo americano propiziato da Russell, in ripresa dopo un brutto primo parziale come Christenson: 25-20 Usa e 1-1.

Equilibrio, nuovamente, in avvio di terzo set. Usa che però punto dopo punto provano a cavalcare l'onda del secondo parziale, con un Sander scatenato e trovando contromisure agli attacchi di Kurek. La Polonia perde un po' di lucidità e gli Usa scappano sul 15-9. Polonia che però non ci sta e prova la rimonta, ritrovando incisività al servizio, risalendo fino alla parità a quota 22. Finale di set con Kurek e Koubiak da una parte, Russell e Sander dall'altra che si scatenano, ma la spuntano gli Usa 25-23.

Polonia che sa di dover rompere gli indugi e spingere, nel quarto parziale, e comincia forte. Anche Nowakowski è efficace a muro, Kurek non la smette di scaricare palloni a terra e i polacchi volano 13-10. Gli Stati Uniti, pur perdendo un po' di brillantezza, restano a contatto, senza però riuscire a riprendere la parità. Nel finale, anzi, altri errori degli americani propiziano la fuga definitiva. La solita schiacciata di Kurek sigla il 25-20 che porta tutti al tie break.

Che comincia ancora una volta nel segno di Kurek, un'autentica iradiddio (29 punti) che porta i suoi addirittura sul 9-3. Mcdonnell e Russell provano a risollevare gli Usa, tornando sull'11-9, ma Koubiak, il capitano (22 punti), chiude sul 15-11. Inutili i 19 punti, per gli americani, di Anderson e Sander e i 18 di Russell.

Nel pomeriggio, il Brasile aveva battuto la Serbia per 3-0, conquistandosi la quinta finale mondiale consecutiva. Match molto equilibrato nello sviluppo, con i verdeoro capaci, nonostante la forza dell'avversario, di condurre quasi sempre il gioco, specie nei primi due set, con la regia di Bruno (futuro giocatore di Civitanova), facendo la differenza in difesa e a muro (dato totale, alla fine, 9 a 5). Nel terzo set, prova la reazione la Serbia, iniziando forte e tenendo i brasiliani alle spalle fino a metà set. Poi, sale di nuovo il rendimento dei verdeoro, con William ed Ewandro che entrano in gioco e fanno la differenza, fino alla chiusura anche del terzo parziale. Brasile che distribuisce alla fine il punteggio (Douglas Souza 11 punti, 10 per Lucas, 9 per Wallace e Mauricio), alla Serbia non bastano i 16 punti di Atanasijevic e i 14 di Kovacevic.

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