TENNIS

Tennis, il caso Brancaccio: "Minacciato dagli scommettitori per farmi perdere"

Il tennista è stato preso di mira a Napoli quando si trovava sul punteggio di 6-3 5-4 con sette match point sprecati prima di cedere il passo al francese Pierre-Hugues Herbert: "Anche Sinner mi ha scritto"

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Tennis, il caso Brancaccio: "Minacciato dagli scommettitori per farmi perdere" - foto 1
© instagram

Raul Brancaccio si sarebbe aspettato di tutto tranne che una risposta negativa da parte del pubblico partenopeo. Il tennista originario di Torre del Greco è stato fischiato a lungo al Napoli Atp Challenge 125 nella sfida contro Pierre-Hugues Herbert prima di dover cedere al francese dopo aver avuto a disposizione sette match point sul 6-3 5-4. Il motivo di questa reazione da parte dei supporters presenti sugli spalti andrebbe attribuita al mondo delle scommesse e alla scelta dei tifosi di puntare sul transalpino. 

Complice il risultato che si stava concretizzando a favore del numero 321 della classifica Atp, il pubblico presente ha iniziato a fischiare pesantemente l'azzurro che ha perso la concentrazione e il match conclusosi sul 3-6 7-5 6-0 per Herbert. Brancaccio non ci è stato e si è lasciato andare a un lungo sfogo sui social. 

"Ciao a tutti, ho bisogno di scrivere ciò che penso, so che molte volte il silenzio parla più di mille parole, ma in questi casi bisogna proprio parlare… Prima di tutto, volevo ringraziare il direttore del Challenger di Napoli, Alessandro Motti, per avermi dato la possibilità di poter giocare questo bellissimo torneo che seguivo già da quando ero piccolo. Grazie per aver avuto fiducia in me e spero averla ripagata in modo degno! Dunque volevo dedicare questo post a tutte quelle persone che ieri facevano il tifo, quasi da stadio, contro di me. Gente IGNORANTE, INUTILE e VERGOGNOSA che rovina uno sport così bello solo per vincere scommesse e bollette. Richiamo un esame di coscienza a tutti voi, per il bene dello sport e per il rispetto a tutti i giocatori che offrono uno spettacolo degno di applausi. Sono nato a TORRE DEL GRECO e sono fiero di essere corallino, nato e cresciuto in questa zona e ho sempre cercato di portare il nome di Napoli più in alto possibile. Ma perdonatemi che vi dica che sono contento di non viverci più, perché siete l’esempio di un popolo IGNORANTE! Un torneo così importante a Napoli e tifare contro l’unico napoletano in gara è veramente VERGOGNOSO! Sono molto deluso da voi, ma in parte vi ringrazio per permettermi di fare rumore dopo quello successo ieri. Vi ringrazio perché grazie a voi ci siamo fatti riconoscere e per l’ennesima volta abbiamo fatto una figura di MERDA! Cambiate, per il vostro bene, ma se la prossima volta continuerete a tifarmi contro, fatelo più forte, perché più lo farete più ne uscirò forte
Io continuo a inseguire i miei sogni. Grazie a tutti gli amici e alla mia famiglia che era lì per incoraggiarmi in questi momenti difficili, grazie per avermi supportato in ogni momento, grazie per essere sempre lì". 

La reazione di Brancaccio ha trovato l'appoggio dei colleghi a partire da Andrea Vavassori che ha commentato con un “Vergognoso davvero”, mentre la sorella Nuria (anche lei tennista professionista), Andrea Pellegrino, Salvatore Caruso, Luca Nardi e Martina Trevisan hanno messo un like al post confermando la vicinanza all'atleta napoletano. 

"ANCHE SINNER MI HA SCRITTO"
"Molti - racconta Brancaccio al Corriere del Mezzogiorno online - mi hanno detto che ho fatto bene a denunciare quest'episodio e che ho avuto coraggio ad affrontare questo tema. Sinner mi ha scritto un messaggio in privato e anche Vavassori sui social ha espresso la sua vergogna per quanto accaduto. Così come Matteo Berrettini e tanti altri mi sono stati vicini e mi hanno spronato ad andare avanti. L'Atp comunque deve intervenire perché non è possibile che accadano queste cose: noi tennisti vogliamo che il nostro sport sia corretto e senza un tifo becero. Mi urlavano 'fai doppio fallo, sei scarso. Mi sono giocato il punto per la bolletta (scommessa, ndr)'. Ho cercato di non dare peso a queste cose, ma ti fermi a pensare e diventa tosta, soprattutto perché è capitato nella mia città e non mi aspettavo di certo una cosa del genere. Davvero vergognoso che le persone non abbiano educazione".

 

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