Tennis, Australian Open: Thiem vince la battaglia con Nadal e si guadagna Zverev  

Il maiorchino perde 3-1, cedendo tre volte al tie-break: 7-6(3), 7-6(4), 4-6, 7-6(6). Il tedesco abbatte Wawrinka. Donne: semifinale Halep-Muguruza

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Dominic Thiem si prende la semifinale degli Australian Open battendo in oltre quattro ore un Rafa Nadal da applausi, che perde 3-1, cede tre set al tie-break e rischia di perdere anche il primo posto nella classifica Atp ai danni di Djokovic: finisce infatti 7-6(3), 7-6(4), 4-6, 7-6(6). Ora l'austriaco se la vedrà con Alexander Zverev, che rimonta e batte in quattro set Stan Wawrinka (1-6, 6-3, 6-4, 6-2). Donne: in semifinale Simona Halep (6-1, 6-1 su Anett Kontaveit) e Garbine Muguruza (battuta 7-5, 6-3 Anastasia Pavlyuchenkova).

Una vera e propria maratona, contro un mostro sacro che a Melbourne aveva fin qui perso un solo set (contro Kyrgios). Un avversario, oltretutto, che negli Slam lo aveva sempre e solo battuto. Ecco perché vale ancora di più la sudatissima vittoria di Dominic Thiem ai danni di Rafa Nadal, che vale all'austriaco numero 5 al mondo la prima semifinale in uno Slam diverso dal Roland Garros. Dove, guarda caso, sia nel 2018 che nel 2019 perse in finale proprio contro Nadal. La partita è lunga e durissima, e cambia faccia più volte nell'arco delle 4 ore e 13 minuti del suo svolgimento. A partire dal primo set, dove il primo break arriva sul 5-3 e sorride a Nadal. Che Thiem sia in giornata di grazia lo si intuisce già nel game successivo, in cui l'austriaco prima annulla un rapido set point costruito dai maiorchino, poi riesce a prendersi un formidabile controbreak dopo una battaglia di 12 punti. Si procede fino al tie-break, il primo di tre, dove Nadal scappa, ma Thiem è bravo a recuperare: riesce infatti a portarsi dallo 0-2 al 4-2, chiudendo i conti sul 7-3.

Nadal non ci sta, ma il secondo set ha una storia molto simile a quello che lo aveva preceduto: i primi game sono molto rapidi e lo è anche il quinto, in cui il fuoriclasse di Manacor strappa il servizio a Thiem non lasciandogli nemmeno la soddisfazione di un misero punticino. Nadal è però nervoso, e lo conferma un suo battibecco con il giudice di sedia. L'austriaco ha la lucidità per capirlo e ne raccoglie i frutti in un pazzesco quarto game: Nadal conduce sul 30-0, ma Thiem riesce a portarsi a casa un incredibile controbreak aiutato da un nastro che sembra provenire da un celebre film di Woody Allen. Nadal rintuzza anche un'ulteriore palla break sul 5-6 che regalerebbe il set al suo avversario e porta di nuovo la sfida al tie-break. Stavolta è lui a riportarsi dallo 0-4 al 4-4, ma vince lo stesso Thiem. Il terzo set è l'unico a rimanere ampiamente sotto l'ora di durata, con Nadal che torna in partita strappando il servizio al suo avversario nel decisivo decimo game. Ma la benzina sta per finire.

Il quarto set sembra infatti spostare di nuovo l'ago della bilancia verso Thiem, che soffre all'inverosimile nei primi due game ma nel terzo piazza un break quasi insperato. L'austriaco sembra quindi già in semifinale o quasi quando si prende a 15 il game del 4-2, ma mai dare Nadal per vinto. Il maiorchino si riprende infatti il break del 5-5 e dopo un dodicesimo game thrilling (arrivano un altro nastro benevolo per Thiem e una palla battezzata out con un pizzico di leggerezza da un Nadal che aveva comunque ragione) è ancora tie-break. E stavolta il campionissimo delle Baleari regge fino al 2-2, recupera altri due punti al giovane avversario e alla fine (con qualche rimpianto) deve arrendersi sul 6-8. Quello che rappresenta la rivincita e una delle pietre miliari nell'ancora giovane carriera di Thiem.

Nell'altro match di giornata è come detto Alexander Zverev a guadagnarsi la semifinale, la sua prima in carriera in uno Slam, prevalendo in quattro set senza troppa storia contro Stan Wawrinka. Fenomenale il giovane tedesco, che in una sola partita sintetizza il suo inizio di 2020: complicato, ma in irresistibile ascesa. Sascha aveva infatti iniziato la stagione in Australia alla Atp Cup, giocando tre partite e perdendole tutte. Quindi agli Open la lenta ma inesorabile riscossa, riassunta in uno scontro con lo svizzero che lo domina nel primo set e poi crolla nei successivi tre.

Finisce infatti 1-6, 6-3, 6-4, 6-2, con Wawrinka che ci mette appena 26 minuti ad archiviare la pratica in un primo set in cui tramortisce l'avversario strappandogli velocemente i due primi break e concedendogli appena due punti nei suoi tre turni alla battuta, per un 5-0 senza storie e il numero 7 al mondo che limita i danni prendendosi almeno il sesto game. La partita però cambia tanto improvvisamente quanto nettamente già nel set successivo, in cui Zverev inizia a martellare al servizio e coglie alla sprovvista un Wawrinka che non riesce a reagire. Il tutto si concretizza sul 4-3, quando finalmente Sascha porta a casa il primo break della sua partita, che appena quattro punti dopo si rivela decisivo. Più aperto il terzo set, con l'elvetico che ha la forza di centrare il controbreak dell'1-1 dopo aver subito ceduto il servizio. Un nuovo break di Zverev al quinto game scardina però la partita: Wawrinka resiste a due set point sul 3-5, ma poi cede al decimo game. E nel quarto set si arrende in meno di quaranta minuti, dopo essersi ritrovato anche sullo 0-4.

TABELLONE FEMMINILE

Saranno Simona Halep e Garbine Muguruza ad affrontarsi in semifinale a Melbourne. Quasi facile il compito della rumena numero 3 del mondo, che piega la resistenza di Anett Kontaveit in meno di un'ora. Servono infatti appena 54 minuti per avere la meglio sulla estone, travolta 6-1, 6-1 e di fatto mai realmente in partita. Parte con il piede giusto la sfidante, che si prende il punto dell'1-0, ma poi subisce tre rapidi break da Halep che nel giro di mezz'ora si prende il set. Il calvario della Kontaveit prosegue quindi nel set successivo, in cui i game consecutivi della sua avversaria diventano 11: serve solo a evitare il cappotto il punticino dell'1-5, prima che Halep chiuda definitivamente i conti.

In semifinale troverà come detto Garbine Muguruza, che a sua volta vince la sua sfida in due set ma fatica ben più rispetto alla sua prossima rivale: Anastasia Pavlyuchenkova le tiene infatti testa per un'ora e 35 minuti prima di cedere 7-5, 6-3. La spagnola, reduce da un 2019 da incubo, riacciuffa due volte un primo set decisamente complicato, con la russa avanti di un break sul 2-1 e poi sul 4-3. Concentratissima la Muguruza, al contrario di una Pavlyuchenkova decisamente fallosa e piuttosto imprecisa sulla seconda di servizio. Decisivo il terzo break del set, quello del 7-5 in un game caratterizzato addirittura da tre doppi falli della russa. La storia si ripete nel set successivo, in cui però la spagnola riesce a reagire dopo il primo break e stavolta non si lascia rimontare di nuovo: il sesto game è quello del doppio break che non lascia scampo a Pavlyuchenkova. E Muguruza ritrova quindi Simona Halep, la stessa avversaria che affrontò nell'ultima semifinale Slam della sua carriera fin qui: quella del Ronald Garros 2018. L'ultima prima del suo crollo degli ultimi mesi.
 

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