Il fisioterapista bolognese non ha voluto commentare il ritorno del collega dopo il caso Clostebol: "Torno a vivere un incubo"
Il "ritorno di fiamma" fra Jannik Sinner e Umberto Ferrara ha lasciato letteralmente basito Giacomo Naldi, ex fisioterapista del numero 1 al mondo e licenziato in tronco dopo la positività al Clostebol. Il professionista emiliano era stato infatti accusato di aver utilizzato un farmaco per curare una ferita al dito contenente la sostanza vietata e aver così contaminato l'azzurro durante un trattamento.
Una situazione che aveva coinvolto anche il preparatore atletico che, a distanza di quasi un anno, torna nello staff di Sinner come se nulla fosse lasciando l'amaro in bocca a Naldi: "Ecco, ci risiamo. Ora ricomincia l’incubo, come nell’estate scorsa - ha spiegato a La Repubblica il fisioterapista bolognese facendo riferimento ai numerosi messaggi ricevuti -. E io non ho alcune intenzione di commentare. È una storia che mi ha amareggiato troppo, ha danneggiato la mia immagine. Quando sarà il momento opportuno parleremo di tutto con calma".
Parole che pesano, soprattutto al termine di un rapporto di lavoro definito "bellissimo" dallo stesso Naldi che prosegue la propria attività a Casalecchio di Reno dopo aver seguito negli ultimi mesi il recupero di Francesco Passaro, numero 121 del ranking mondiale. Naldi non vuole andare oltre i commenti di circostanza anche perché quella vicenda fa ancora malissimo: "Non voglio rovinarmi anche questa vacanza. - ha concluso l'emiliano -. Sinner mi ha chiamato per farmi gli auguri, dopo la nascita di mia figlia, ma non mi sono piaciuti, certi commenti sui social".